Venezia Ieri - Retrospettiva Elio Petri
40. Mostra Internazionale del Cinema (1983)
Titolo Biennale | I GIORNI CONTATI |
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Tit. distrib. ital. | I GIORNI CONTATI |
Anno | 1962 |
Regia | Elio Petri |
Sceneggiatura | Elio Petri, Carlo Romano |
Soggetto | Tonino Guerra, Elio Petri |
Fotografia | Ennio Guarnieri |
Musica | Ivan Vandor |
Interpreti | Salvo Randone, Franco Sportelli, Regina Bianchi, Vittorio Caprioli, Paolo Ferrari, Angela Minervini |
Nazionalità | Italia |
Lingua | Italiano |
Dati tecnici | Lungometraggio, Bianco e Nero |
Montaggio | Ruggero Mastroianni |
Scenografia | Giovanni Cecchi |
Costumi | Graziella Urbinati |
Produzione | Titanus |
Sinossi: Cesare, un idraulico sulla soglia della sessantina, che ha lavorato sodo per tutta la vita, dopo la morte della moglie si ritrova a provare la vera solitudine. Un giorno l’uomo vede morire un uomo della sua età e quest’episodio sconvolge l’esistenza stessa, come una rivelazione: Cesare sapeva che alla sua età si può morire, ma vederlo davanti agli occhi è un’altra cosa. Da questa consapevolezza nasce una decisione imprevedibile: quella di smettere per sempre di lavorare, per potersi godere la vita prima che sia troppo tardi. Ma per lui è già troppo tardi. I giorni di vacanza di Cesare sono soltanto un’inutile rincorsa della giovinezza; ogni strada intrapresa si rivela un vicolo cieco, ogni speranza, una delusione. Egli è rimasto irrimediabilmente indietro dì qualche decennio. Perfino il modo di divertirsi della società che lo circonda non gli appartiene più. E per tutte queste ragioni che Cesare, arrendendosi alla logica di chi gli sta intorno, ritorna a lavorare. La breve vacanza è servita solo per aprire gli occhi e per spegnere, uno dopo l’altro, tutti i suoi sogni. |
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