Venezia 68. - In Concorso
68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2011)
CONFERENZE STAMPA DEL 6 SETTEMBRE (2011)
Titolo Biennale | HIMIZU |
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Anno | 2011 |
Regia | Shion Sono |
Sceneggiatura | Shion Sono |
Soggetto | Minoru Furuya |
Fotografia | Sôhei Tanikawa |
Musica | Tomohide Harada |
Interpreti | Shôta Sometani, Fumi Nikaidô, Tetsu Watanabe, Mitsuru Fukikoshi |
Nazionalità | Giappone |
Lingua | Giapponese |
Dati tecnici | Lungometraggio, Colore, 129 minuti, 35 mm |
Montaggio | Junichi Ito |
Scenografia | Takashi Matsuzuka |
Produzione | GAGA Corporation |
Distribuzione internazionale | GAGA Corporation |
Distribuzione italiana | Fandango |
Sinossi: Yuichi Sumida è un ragazzo che come suo unico desiderio ha quello di diventare un uomo comune. Senza sogni ambiziosi, conduce la sua vita con la madre e il loro noleggio barche. La sua compagna di classe Keiko Chazawa ha invece come unico desiderio quello di trascorrere la vita con la persona amata. La ragazza è innamorata di Sumida, anche se lui la ignora. Il padre di Sumida è sempre ubriaco e quando torna a casa, per prendere soldi, lo sottopone a violenze fisiche e verbali. Sua madre peggiora le cose quando decide di fuggire con il suo amante. Chazawa cerca di stare accanto al ragazzo. Ma una sera, dopo una violenta lite, Sumida uccide il padre. Rendendosi conto di non poter più essere una persona "comune" Sumida sviluppa una ossessione verso i membri della società potenzialmente più malvagi di lui. Chazawa assiste al suo cambiamento, ma cerca di riportarlo alla normalità. |
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