Fuori Concorso - Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker Award
70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2013)
Titolo Biennale | CHE STRANO CHIAMARSI FEDERICO - SCOLA RACCONTA FELLINI |
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Anno | 2013 |
Regia | Ettore Scola |
Sceneggiatura | Ettore Scola, Paola Scola, Silvia Scola |
Fotografia | Luciano Tovoli |
Musica | Andrea Guerra |
Interpreti | Sergio Rubini, Antonella Attili, Vittorio Viviani, Sergio Pierattini, Tommaso Lanzotti |
Nazionalità | Italia |
Lingua | Italiano |
Dati tecnici | Lungometraggio, Colore, 93 minuti, DCP |
Montaggio | Raimondo Crociani |
Scenografia | Luciano Ricceri |
Costumi | Massimo Cantini Parrini |
Produzione | PayperMoon Italia, Palomar |
Coproduzione | Istituto Luce Cinecittà |
Distribuzione internazionale | Istituto Luce Cinecittà |
Distribuzione italiana | BIM Distribuzione |
Sinossi: Il film è un ricordo/ritratto di Federico Fellini, raccontato da Ettore Scola in occasione del ventennale della morte del regista. Oltre alla ricchezza del cinema di un ineguagliabile Maestro – patrimonio comune al pubblico di tutto il mondo – un ammiratore devoto rievoca il privilegio di averlo conosciuto e le emozioni che suscitava in chi lo ascoltava, con l’ironia e le riflessioni su “la vita che è una festa”. Il loro incontro nei primi anni Cinquanta; le loro frequentazioni comuni – il “Marc’Aurelio”, Ruggero Maccari, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni –; le loro visite “di piacere” sui set dei rispettivi film; i teatri di posa di Cinecittà, il Teatro 5 e altre analogie tra i due registi, che hanno cementato e fatto durare nel tempo la loro amicizia. Dal suo debutto nel 1939 come giovane disegnatore, al suo quinto Oscar nel 1993, anno del suo settantatreesimo e ultimo compleanno, Federico viene ricordato dall’amico Ettore come un grande Pinocchio che, per fortuna, non è mai diventato “un bambino perbene”. Un film breve, forse un po’ cubista, fatto di frammenti, momenti e impressioni sparse, che alterna alle scene scritte, ricostruite e girate a Cinecittà, materiali di repertorio d’epoca, scelti dagli archivi delle Teche Rai e dell’Istituto Luce. |
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