Venezia Classici - Documentari
71. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2014)
Titolo Biennale | GIULIO ANDREOTTI - IL CINEMA VISTO DA VICINO |
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Anno | 2014 |
Regia | Tatti Sanguineti |
Sceneggiatura | Tatti Sanguineti, Pier Luigi Raffaelli |
Fotografia | Elio Bisignani |
Interpreti | Giulio Andreotti |
Nazionalità | Italia |
Lingua | Italiano |
Dati tecnici | Lungometraggio, Colore, 95 minuti, DCP |
Montaggio | Germano Maccioni |
Produzione | Istituto Luce Cinecittà |
Distribuzione italiana | Istituto Luce Cinecittà |
Sinossi: Si tratta di una lunga conversazione, avvenuta qualche anno fa, tra Tatti Sanguineti e il senatore Andreotti riguardo al suo rapporto con il cinema italiano, inframmezzata da materiali di repertorio e brani di film. Fu l’ex comandante partigiano Rodolfo Sonego, della brigata Garibaldi sull’altopiano di Belluno, a dire a Sanguineti che se avesse voluto capire davvero cosa fosse successo negli anni del secondo dopoguerra in campo cinematografico, avrebbe dovuto parlare con Andreotti. Registrarono le conversazioni col senatore, piacevolmente coinvolto e disponibile a questo tipo di argomento, con due macchine da presa: 21 sedute in cui tutto era preciso, documentato, riscontrato, verificato. Come dice lo stesso Tatti: se qualche pezza d’appoggio mancava, la si cercava per l’incontro successivo. Pur non avendogli posto alcun limite ai tipi di domande, Sanguineti e l’accompagnatore Pier Luigi Raffaelli non se la sentirono di chiedergli di presentarsi a ogni seduta con lo stesso abito. Il documentario finisce così per presentarci un Andreotti vestito in 21 modi differenti. |
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