Titolo Biennale | DOMANI È TROPPO TARDI |
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Tit. distrib. ital. | DOMANI È TROPPO TARDI |
Anno | 1950 |
Regia | Léonide Moguy |
Sceneggiatura | Léonide Moguy, Alfred Machard, Paola Ojetti, Oreste Biancoli, Giuseppe Berto |
Soggetto | Léonide Moguy, Alfred Machard |
Fotografia | Mario Craveri, Renato Del Frate |
Musica | Alessandro Cicognini |
Interpreti | Vittorio De Sica, Anna Maria Pierangeli, Gino Leurini, Carlo Romano, Lauro Gazzolo, Ave Ninchi |
Nazionalità | Italia |
Lingua | Italiano |
Dati tecnici | Lungometraggio, Bianco e Nero, 101 minuti |
Montaggio | Lionello Massobrio |
Scenografia | Piero Filippone |
Produzione | Rizzoli Film |
Sinossi: Mirella è una ragazza introversa, proveniente da una famiglia modesta. Il suo cuore batte segretamente per Franco, che però le preferisce altre coetanee. Durante le vacanze estive, i due giovani si incontrano nella stessa colonia. Nasce così una tenera simpatia. Durante un'escursione, sorpresi da un temporale, trovano rifugio in un casolare abbandonato. I due si addormentano e si risvegliano per i rumori che giungono da fuori. Mirella teme che, pur non avendo commesso nulla di compromettente, la direttrice della colonia la sgridi, cosa che in effetti accade. La ragazza, in preda al delirio della febbre, quando vede Franco lo accusa di aver macchiato il suo onore. Quando Mirella viene a sapere dell'arrivo dei genitori fugge al lago e vi si getta. Sarà Franco a salvarla, dichiarando il suo amore per lei. |
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