Fuori Concorso - Fiction
76. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2019)
THE BURNT ORANGE HERESY (2019)
THE BURNT ORANGE HERESY (2019)
Titolo Biennale | THE BURNT ORANGE HERESY |
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Anno | 2019 |
Regia | Giuseppe Capotondi |
Sceneggiatura | Scott B. Smith |
Fotografia | David Ungaro |
Musica | Craig (II) Armstrong |
Interpreti | Claes Bang, Elizabeth Debicki, Mick Jagger, Donald Sutherland |
Nazionalità | Italia, Gran Bretagna |
Lingua | Inglese |
Dati tecnici | Lungometraggio, Colore, 98 minuti |
Montaggio | Guido Notari |
Scenografia | Totoi Santoro |
Costumi | Gabriella Pescucci |
Produzione | MJZ, Wonderful Films, RUMBLE FILMS, Indiana Production |
Distribuzione internazionale | HanWay Films Limited |
Sinossi: Il mondo dell’arte e della malavita si scontrano in questo thriller neo-noir, elegante ed erotico. Nell’Italia dei giorni nostri, il carismatico critico d’arte James Figueras ha una relazione con la provocante e attraente americana Berenice Hollis. Mentre lui è il classico antieroe in fieri con un fascino che nasconde le sue ambizioni, lei è una figura innocente che viaggia attraverso l’Europa, libera di essere chiunque desideri. I due amanti raggiungono l’opulenta tenuta sul lago di Como di Joseph Cassidy, un potente collezionista d’arte. Il loro ospite risulta essere il mecenate di Jerome Debney, il solitario J.D. Salinger del mondo dell’arte, e fa una richiesta molto diretta a James: deve sottrarre a tutti i costi un capolavoro di Debney dallo studio del pittore. Trascorrendo del tempo con il leggendario artista, la coppia inizia a rendersi conto che, per quel che riguarda sia Debney che la loro missione, nulla è come sembra. Ma James è un uomo di profonde e celate ambizioni disposto a tutto pur di avanzare nella propria carriera: dall’incendio doloso al furto con scasso, fino all’omicidio. |
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