Titolo Biennale | I PUGNI IN TASCA |
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Tit. distrib. ital. | I PUGNI IN TASCA |
Anno | 1965 |
Regia | Marco Bellocchio |
Sceneggiatura | Marco Bellocchio |
Soggetto | Marco Bellocchio |
Interpreti | Lou Castel, Paola Pitagora, Marino Masé |
Nazionalità | Italia |
Lingua | Italiano |
Dati tecnici | Lungometraggio, Bianco e Nero, 105 minuti |
Sinossi: La storia si compie in uno spazio chiuso, angosciante, dove vivono i componenti di una famiglia senza pace. I soggetti principali del film sono infatti cinque membri molto diversi di una stessa famiglia malsana e autodistruttrice. Tutti personaggi attaccati gli uni con gli altri, che soli non hanno ragione di esistere: la madre, cieca, ancorata ai ricordi; il fratello minore Leone, affetto da ritardo mentale ed epilessia: un ragazzo tenero, indifeso ed immensamente dolce ma inutile agli occhi degli altri familiari; Augusto, il fratello maggiore, l'unico "normale", cinico e mediocre, che aspira a una famiglia, al benessere economico, all'integrazione nella società ad ogni costo; Giulia l'unica sorella, molto curiosa nei confronti della vita (spia le prostitute), che vive un rapporto morboso che culminerà nell'incesto con l'ultimo fratello Alessandro, il protagonista, quello che avverte maggiormente il disagio della famiglia e cerca il modo per risolvere quest'ormai insostenibile situazione. Alessandro non sa uscire dalla propria autocontemplazione, dal suo estremo narcisismo e non sa crearsi nessun rapporto se non all'interno dalla famiglia; famiglia che lo ossessiona a tal punto da desiderarne la distruzione attraverso l'uccisione dei componenti.(Wikipedia) |
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