Venezia 48
48. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1991)
ULTIMA TEMPESTA (L') (DA SHAKESPEARE)
ULTIMA TEMPESTA (L') (DA SHAKESPEARE)
ULTIMA TEMPESTA (L') (T.O. PROSPERO'S BOOKS)
ULTIMA TEMPESTA (L') (T.O. PROSPERO'S BOOKS)
ULTIMA TEMPESTA (L') (T.O. PROSPERO'S BOOKS)
Titolo Biennale | PROSPERO'S BOOKS |
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Tit. distrib. ital. | L'ULTIMA TEMPESTA |
Anno | 1991 |
Regia | Peter Greenaway |
Sceneggiatura | Peter Greenaway |
Soggetto | William Shakespeare |
Fotografia | Sacha Vierny |
Musica | Michael Nyman |
Interpreti | John Gielgud, Michael (VII) Clark, Michel (I) Blanc, Erland Josephson, Isabelle Pasco, Tom (I) Bell, Kenneth Cranham, Mark Rylance, Gerard Thoolen, Pierre Bokma, Jim van der Woude, Michiel Romeyn, Orpheo, Paul (I) Russell, James Thiérrée, Emil Wolk |
Nazionalità | Francia, Italia, Paesi Bassi |
Lingua | Inglese |
Dati tecnici | Lungometraggio, Colore, 124 minuti, 35 mm |
Montaggio | Marina Bodbijl |
Scenografia | Jan Roelfs, Ben van Os |
Costumi | Dien van Straalen, Emi Wada |
Produzione | Allarts, Cinéa/Camera One, Penta Film |
Distribuzione | Allarts |
Distribuzione italiana | Penta Film S.p.a. |
Sinossi: Prospero, duca di Milano, spodestato dal fratello Antonio e dal suo alleato Alfonso, re di Napoli, è stato mandato in esilio insieme alla figlia Miranda in un'isola remota. A bordo della banca che lo condurrà a destinazione, Prospero studia attentamente i ventiquattro libri magici che l'amico Gonzalo è riuscito a procurargli prima di salpare. Il sapere dei libri permetterà a Prospero di trasformare l'isola in cui è confinato in un eclettico paradiso del sapere rinascimentale, dell'immaginario pittorico, della mitologia classica. Prospero continua tuttavia a nutrire il desiderio di vendicarsi di chi ha usurpato il suo ducato. Decide di creare una tempesta così violenta da scaraventare i suoi nemici alla sua portata. Ariel, la creatura fatata ai suoi ordini, lo aiuterà a realizzare questa impresa. Insieme riescono a far sì che la tempesta creata dall'immaginazione di Prospero divenga realtà. Mentre architetta il terribile evento, Prospero decide di mettere tutto per iscritto, creando una commedia immaginaria i cui personaggi eseguiranno il suo progetto. Il titolo dell'opera sarà La tempesta. Aiutandosi con i libri, Prospero prepara la sceneggiatura dell'opera. Ma il suo desiderio di vendetta è tale da scatenare profonde sofferenze nei personaggi. Resosi conto di aver ecceduto, Prospero decide di abbandonare il progetto. L'epilogo è inatteso: in un'ottica di perdono e non più di vendetta, i personaggi smettono di essere fantasmi dell'immaginario e diventano esseri mortali. Prospero, che è uomo di buon cuore, raduna i suoi nemici e li perdona. Scaraventa in mare i ventiquattro libri magici e libera Ariel. L'isola ritorna al suo primitivo aspetto e Prospero, pentito, chiede al pubblico di essere perdonato a sua volta per riavere finalmente la libertà. |
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