Venezia 47
47. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1990)
Traduzione | MURA |
---|---|
Titolo Biennale | MATHILUKAL |
Anno | 1990 |
Regia | Adoor Gopalakrishnan |
Sceneggiatura | Adoor Gopalakrishnan |
Soggetto | Vaikom Muhammad Basheer |
Fotografia | Ravi Varma |
Musica | Vijaya Bhaskar |
Interpreti | Mammootty, Thilakan, Murali (II), Ravi Vallathol, Karamana Janardanan Nair, Sreenath, Babu Nampoothiri, Jagannatha Varma, Vempayam, Azeez (II), P.C. Solman, Punnapra Appachan, B. K. Nair, Kallada Vijayan, P.K. Krishnan Kutty Nair, T. Sudhakaran, Aliyar |
Nazionalità | India |
Lingua | Malayalam |
Dati tecnici | Lungometraggio, Colore, 117 minuti, 35 mm |
Montaggio | M. Mani |
Costumi | N. Sivan |
Produzione | Adoor Gopalakrishnan Productions |
Distribuzione | National Film Development - Corporation Ltd Bombay - Discovery of India |
Sinossi: Basheer è uno scrittore che si batte con tutte le proprie forze per la libertà dell'India. Più volte incarcerato per le sue lotte politiche, si trova ora di nuovo in prigione da più di un anno senza aver subito alcun processo. Su suggerimento del locale ispettore di polizia, che prova una spiccata simpatia per lui, Basheer intraprende uno sciopero della fame per sollecitare un regolare arresto. Finalmente processato, viene condannato a due anni e mezzo di carcere di rigore. La semplicità, la modestia e il buon cuore di Basheer gli procurano moltissimi amici. Rapidamente si abitua alle condizioni di vita del carcere, inoltre l'attendente ospedaliero è un compositore suo vecchio amico, mentre l'aiuto carceriere, suo fervido ammiratore, conversa volentieri con lui di letteratura e lo tiene al corrente dei successi che le sue opere stanno riscuotendo all'estero. Un giorno giunge voce dell'imminente scarcerazione dei prigionieri politici. La notizia è accolta con entusiasmo, in breve tutti vengono rimessi in libertà tranne Basheer, che rimane solo, disperato e frustrato a vagare senza meta per i corridoi del carcere. All'improvviso, una voce di donna, proveniente da oltre il muro che lo separa dal carcere femminile, perfora il vuoto che lo circonda. Per Basheer una nuova vita ha inizio, una tenera amicizia nasce tra i due, nonostante la barriera invalicabile del muro. Decidono infine di trovarsi nell'ospedale della prigione, ma la mattina fissatata per l'incontro Basheer viene finalmente liberato. |
la Biennale di Venezia © 2006 tutti i contenuti sono coperti da copyright