Scheda arti visive

English Magic

Partecipazioni

Titolo
English Magic
Anno
2013
Nazionalità
Gran Bretagna
Tipologia
Allestimento
Specifica oggetto
Site-specific
Descrizione
La mostra si sviluppa nelle sei sale del padiglione. Nella prima sala, in entrata, una persona mette in mano ai visitatori alcuni reperti preistorici provenienti dal Tamigi, appoggiandoli su un tavolo ricoperto di tessuto morbido nero e spiegandone la storia ("The Small Faces"). Lungo i muri delle sale infatti è esposta una selezione di piccole asce da mano, risalenti al Paleolitico Inferiore, collocate a parete una dietro l'altra, in una linea decorativa che attraversa in orrizzontale la parete e segue poi la forma delle porte. In ciascuna sala una didascalia ne indica data e provenienza. Fa parte dello stesso lavoro, "The Small Faces", un nucleo di sette esemplari più grandi di asce a mano, risalenti al Neolitico, esposti in una parete della prima sala. Nella stessa sala sono esposti altri due lavori. "I want to be invisible" è composto da due teli, uno rosa e l'altro bianco, decorati con forme geometriche di stoffa nera che compongono una faccia e un dipinto che occupa tutta la parete. "The Sandringham Estate" invece consiste in un dipinto su muro raffigurante un esemplare di Albanella reale che cattura una macchina Range Rover. Nella seconda sala è presente un altro dipinto a tutta parete che raffigura il designer di epoca vittoriana William Morris ("We sit starving amidst our gold"), un campione di piastrelle dipinte a mano e una serie di 12 matrici di legno per la stampa del tessuto Evenlode di William Morris, di cui è esposto anche un campione. Inoltre è allestita una selezione di cedole e titoli di aziende privatizzate dal 1989 in Russia, proveniente dal Wende Museum e Archive of the Cold War di Los Angeles. I pezzi sono incorniciati e accompagnati da discalie e testi esplicativi. Nella terza sala sono esposti 17 disegni legati al lavoro "You have the watches, we have the time", mentre la quarta sala e la terrazza sono adibiti a sala tè, con tavoli e panche di legno, piante grasse decorative che scendono dal soffitto e un vero e proprio banco bar con una persona che serve tè. La quinta sala è dedicata alla proiezione del film da cui ha preso nome la mostra, "English Magic", attraverso uno schermo, tre casse, una macchina Range Rover accartocciata trasformata in panca e un telo rosso su cui sono cucite l lettere in stoffa nera della scritta "Ooh-oo-hoo ah-ha ha yeah". Nella sesta ed ultima sala sono appese 35 foto d'archivio scattate in vari luoghi, segnalati in una mappa stilizzata sulla parete, negli stessi giorni del tour in Gran Bretagna di David Bowie nel 1972 ("Bevan tried to change the nation").