Scheda arti visive

La miniera

Partecipazioni

Titolo
La miniera
Anno
2022
Tipologia
Installazione
Materia e Tecnica
Materiali vari
Specifiche
Sul soffitto è presente: scala, fune, frecce, piccozza, materiale vario Alle pareti ci sono dei buchi da cui fuoriesce: luci e fumo
Descrizione
"L'incontro con l'enigmatico uomo-uccello ha funzionato come uno specchio: per rimbalzo, si torna in uno spazio chiuso, dal perimetro delineato e preciso. Un luogo della mente, che si svela ora glaciale e inabitabile. L'epifania ha innescato un ordigno psichico che inoltre ha ribaltato l'ordine e la prospettiva. Nella stanza capovolta, il basso sale in alto, l'alto scende in basso. Le pareti sono state bucate in vari punti per tentare l'esodo, per allargare la coscienza. I fori non cedono luce, solo macerie cadute sul pavimento sottosopra, dove sono anche gli strumenti abbandonati: una scala, una piccozza, una torcia, la corda. Inoltre, frecce sparpagliate, sono slanci ancora lontani dalla meta. La musica scelta per questa stanza è la Marsch der Priester, marcia strumentale solenne ed elevata, che nell'opera di Mozart è collocata a inizio del secondo atto e segna l'ingresso nel regno sacro di Sarastro. È un Andante affidato in prevalenza ai fiati, con un respiro spirituale. Nella stanza, la musica proviene da un foro nella parete, da cui giunge anche una luce che si scorge solo quando, in loop, l'illuminazione al neon dello spazio circostante si abbassa fino al buio. Musica e luce sono una cosa sola. Nel percorso dell'installazione, la marcia assume il valore di una scoperta e di un richiamo che arriva dalla terra promessa e che incoraggia a proseguire l'itinerario di ricerca. da https://www.labiennale.org/it/asac/arch%C3%A8us-labirinto-mozart-descrizione