Scheda film
- Titolo Biennale
- Il giovane Toscanini
- Titolo Originale
- Il giovane Toscanini
- Tit. Distr. Ita.
- Il giovane Toscanini
- Tit. Distr. Eng.
- Young Toscanini
- Tit. Trad. Eng.
- Young Toscanini
- Anno
- 1988
- Produzione
- Canal Plus
- Carthago Films
- FR3
- Italian International Film
- RAI Radiotelevisione Italiana RAIUNO
- Regia
- Franco Zeffirelli
- Distribuzione
- Sacis
- Fotografia
- Daniele Nannuzzi
- Musica
- Roman Vlad
- Nazionalità
- Francia
- Italia
- Lingua
- Italiano
- Effetti
- Dolby Stereo
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 35 mm
- 120 minuti
- Genere
- Biografico
- Montaggio
- Franca Silvi, Jim Clark, Amedeo Giomini, Brian Oates
- Scenografia
- Andrea Crisanti, Enrico Fiorentini, Angelo Santucci, Giovanni Agostinucci
- Sinossi
Claudio Toscanini una sera accompagna il figlioletto Arturo, di otto anni, ad assistere alla rappresentazione dell'Aida. Il ragazzo rimane impressionato dalla bellezza della musica e dalla grande interpretazione della divina Nadina Bulyčova. A diciotto anni Arturo è già un grande musicista ma, tradito dal carattere impulsivo e arrogante, non ottiene il posto di violoncellista resosi vacante alla Scala.
Decide di partire per il Sud America. Durante il viaggio si innamora di una giovane aristocratica lombarda, che, mossa dalla propria vocazione religiosa, ha deciso di partire per portare conforto ai poveri. Tra i due sboccia un idillio senza speranza. Giunto a Rio, Toscanini viene mandato proprio dalla grande Nadina. Dopo un lungo periodo di inattività infatti passato, sembra, tra le braccia dell’imperatore Pietro II la grande cantante desiderava esercitarsi per poter di nuovo cantare l’Aida. La giovane età è di ostacolo ad Arturo che si vede rifiutare in un primo momento le ripetizioni. Solo dopo aver accettato di provare, Nadina riconosce le sue grandi doti.
Le lezioni e le prove per Aida si susseguono mentre altri avvenimenti si affollano nella vita del musicista: la lotta contro la schiavitù, gli incontri con Margherita, l’amore di Nadina...
La sera della prova generale Toscanini eleva l’ennesima protesta indirizzata contro l’incompetenza di Miguez, il maestro che dovrà dirigere l’opera, facendosi in tal modo licenziare dall’impresario. La sera del debutto il direttore d’orchestra è introvabile.
Dopo una ricerca frenetica viene scelto Toscanini come sostituto. La serata è un trionfo. È l’anno 1886, la schiavitù verrà abolita tre anni dopo; Nadina, fino ad allora schiavista, decide di interrompere la rappresentazione per annunciare che desidera liberare sette dei suoi schiavi. Toscanini è costretto dalle sue convinzioni politiche a sopportare l’interruzione e addirittura ad applaudire per primo.
Un mese dopo Toscanini, divenuto famoso, riparte per l’Europa.