Scheda film

Jogo de mão

Partecipazioni

Titolo Biennale
Jogo de mão
Titolo Originale
Jogo de mão
Tit. Distr. Ita.
Gioco di mano
Tit. Trad. Ita.
Gioco di mano
Anno
1983
Fotografia
Mário Barroso
Nazionalità
Portogallo
Lingua
Portoghese
Dati tecnici
Lungometraggio
Colore
35 mm
115 minuti
Genere
Drammatico
Montaggio
Monique Rutler
Scenografia
Fernando Filipe
Costumi
Fernando Filipe
In un quartiere popolare di Lisbona, un lustrascarpe poco di buono finisce per rimanere implicato lui stesso nelle reti che ha teso per conquistare le ragazze. Nell’alta borghesia il “maschione” nasconde le sue avventure sotto le convenzioni di una falsa morale, ma un fatto inatteso mette fine alla vita presumibilmente integrata ed esemplare di un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Il fenomeno raggiunge una dimensione bizzarra quando una donna, superiore per intelligenza e cultura agli uomini che incrocia nella sua vita, decide di manovrare e di sfruttare il suo uomo/oggetto, anche perché questo povero maschio non ha una “lega della condizione maschile” che possa difenderlo. Essendo di facile adattamento a qualsiasi ambiente, esemplari di “macho” si possono trovare anche in ambienti rurali. Come il venditore ambulante per il quale la moglie è solo un accessorio del camioncino con cui trasporta le pelli che va a vendere al mercato. È lui, naturalmente che guida il camioncino ed è lui il padrone. Il ritratto divertente, ironico, sarcastico e amaro che esce dalle storie raccontate da un burattinaio mette in discussione la specie ancora abbondante del maschilista puritano. Sono storie di uomini dominatori e donne infelici, ma anche dei nostri (dis)amori sui quali, come in uno spettacolo di burattini, la bastonatura, quando c’è, è per tutti.