Scheda film

Lenz lavora come massaggiatore in una stazione termale. Ogni sera, dopo che venti persone sono passate sotto le sue mani, Lenz è esausto. Ma lo aspetta la famiglia: la moglie malinconica, il figlioletto. Impercettibilmente, gli opprimenti ingranaggi del quotidiano stritolano i resti dei sogni giovanili, il desiderio della condizione adulta, indipendente. Giorno dopo giorno lo stesso percorso: dal suo monolocale di periferia, con i servizi in comune, al posto di lavoro, duro e malpagato. Lenz sa di essere bravo. L’improvviso licenziamento provoca in lui rabbia alimentata daila coscienza del proprio valore. Ma ancora una volta riesce ad evitare la disoccupazione. Sotto le sue mani arriva Nurit, una giovane ballerina costretta ad abbandonare la sua attività a causa di un problema muscolare. Nurit inizia ben presto a trarre giovamento dalla terapia, mentre la relazione paziente terapeuta assume toni ambigui. Lenz inizia a vacillare. Quando lei gli regala un orologio, egli conferisce al gesto un significato che va oltre la semplice riconoscenza. Pressato dal bisogno, però, deve dimenticare il suo trasporto emotivo; dal gioielliere più vicino il prezioso regalo viene trasformato in denaro. Un altro personaggio si muove accanto a Lenz: Fussek, l’albergatore. Talvolta le loro strade si incontrano e, per brevi momenti, trovano un linguaggio comune. Solo guardando più attentamente emerge l’avanzare parallelo dei loro destini, sullo sfondo della stazione termale un tempo fiorente… Quando Nurit, ormai ristabilita, annuncia la sua partenza, Lenz la prega di portarlo con sé. Ma il desiderio di fuga resta inappagato. Un altro treno parte senza di lui.