Scheda film
Occhio nero, occhio biondo e occhio felino
Partecipazioni
- Venezia De Sica - Sezione Non Competitiva40. Mostra Internazionale del Cinema (1983)
- Titolo Biennale
- Occhio nero occhio biondo occhio felino .....
- Titolo Originale
- Occhio nero, occhio biondo e occhio felino
- Anno
- 1983
- Produzione
- Rai - Rete 2
- Regia
- Muzzi Loffredo
- Sceneggiatura
- Muzzi Loffredo
- Fotografia
- Renato Tafuri
- Musica
- Muzzi Loffredo
- Nazionalità
- Italia
- Lingua
- Italiano
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 16 mm gonfiato a 35 mm
- 110 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Anna Napoli
- Scenografia
- Stefano Paltrinieri
- Costumi
- Muzzi Loffredo
- Sinossi
«Occhio nero occhio biondo occhio felino.....» è l’inizio di una tiritera magica siciliana, e siciliana è anche la storia del film: la vita che una bambina, Maria, vive nel rapporto con la madre, con la vita, con l’amore come scalata e come sfida. Da una parte la madre, il gruppo familiare con le sue antiche regole, le sue “assenze”, la sua femminile coralità; dall’altra le fughe di Maria verso la grotta della montagna, dove Maria sa che si svolge una fiera incantata. Montagna che sembra ogni volta irraggiungibile ed alla quale Maria, volta per volta, è costretta a rinunciare con altre ’fughe’, verso la libertà ribelle, vendicativa, senza siepi della fantasia. I capitoli della realtà si mischiano così a quelli della favola e lo spettatore è accompagnato dalle grandi case siciliane (quella di Palermo e quella di campagna), concrete di oggetti e di decoro, alle ’memorie’ orientali di quella terra. Vicenda di sensazioni e di immagini che gravitano tutte intorno alla continua disattesa dell’amore (Maria diventa donna solo quando la lunga incubazione dei suoi disinganni e dei suoi ’crediti’ esplode nella rivolta verso la madre), in una Sicilia mai raccontata, il film ha il fascino di antiche leggende e la modernità di una confessata vita di donna.