Scheda film

De Smaak van Water

Partecipazioni

Premi

  • Leone d'oro opera prima (ex aequo) (1982)
Titolo Biennale
De Smaak van Water
Titolo Originale
De Smaak van Water
Tit. Distr. Ita.
Il sapore dell'acqua
Tit. Distr. Eng.
De Smaak van Water
Tit. Trad. Ita.
Il sapore dell'acqua
Tit. Trad. Eng.
The Taste of Water
Tit. Altro Eng.
The Hes Case
Anno
1982
Nazionalità
Paesi Bassi
Lingua
Tedesco
Dati tecnici
Lungometraggio
Colore
16 mm
90 minuti
Genere
Drammatico
Montaggio
Orlow Seunke
Scenografia
Willem de Leeuw, Bart Dräger
Costumi
Am Verhoeven
Hes, il personaggio principale, ha passato la trentina. E un “operatore sociale” in un grande ufficio, un impiegato statale. Il suo dipartimento comprende tutti i rami dell’assistenza sociale. E un termitaio, comprendente non solo il dipartimento di servizi sociali, giudici, pompieri, infermiere e suore popolano i suoi corridoi. Anche i casi più disperati sono diventati una routine per Hes e il cinismo professionale è la sua unica difesa contro la miseria che si trova davanti ogni giorno. Conosce tutti i trucchi del mestiere burocratico e mentre spiega ad un collega il lavoro, intravediamo i casi di cui si occupa. Comunque, un incidente che gli capita proprio sotto gli occhi gli procura i primi dubbi. Poi una coppia anziana, che conosce da anni, muore, e Hes si trova in crisi. La figlia della coppia, una quattordicenne, si rivela totalmente trascurata dai genitori. Non le è stato insegnato l’uso del gabinetto, beve solo pappa di latte e pane, sa appena parlare e non ha mai varcato la soglia di casa. Quando si dimostra chiaramente che né la famiglia né i vicini sono disposti a occuparsi della ragazza, Hes si rende conto che lui è l'unico "amico" che lei abbia, anche se i loro contatti sono stati puramente professionali. Si rende sempre più conto che è davanti ad un caso che differisce fondamentalmente dalla sua solita routine è costretto ad occuparsene. Hes, l’uomo così familiare con il gergo burocratico, che sa condurre il gioco così in accordo con le regole, è nonostante tutto, suscettibile a debolezze e sentimenti emotivi. Ha mai, in realtà, risolto alcun problema? La sua confusione è talmente grande e il suo rifiuto del ruolo tradizionale così completo, che decide di andare ad abitare con la ragazza per occuparsene. Lascia i1 lavoro e la sua casa. Ora abita nel mondo che ha sempre cercato di tenere a distanza. Piano piano comincia a vedere il mondo sotto un’ottica diversa. Grazie alla sua totale dedizione, la ragazza “ritardata” fa rapidi progressi, ma un muro di indifferenza ostacola suoi tentativi per adottarla. L’altro mondo -l’ufficio- non è cambiato. Improvvisamente diventa lui stesso un “caso”, lui stesso è la vittima delle idee e dei commenti dei suoi ex colleghi. Il giovane impiegato in prova è l’unico dell’ufficio che simpatizzi col suo dilemma. Quando l’adozione viene definitivamente respinta, Hes si chiude ancor più in se stesso. Si rifiuta di darla vinta alla mentalità del suo ufficio, specialmente tenendo conto dei progressi fatti dalla ragazza. Quando un ultimo tentativo per “riportarlo alla realtà” fallisce (gli viene ancora offerto il suo vecchio lavoro), viene usata la minaccia della polizia e di una perizia psichiatrica. Vince la burocrazia. Sconfitto dalla burocrazia d’ufficio, lascia la ragazza...