Scheda film

Le notizie di episodi di violenza nei confronti di lavoratori italiani all’estero non sono infrequenti, una parte tende ad attribuirli a incidenti occasionali l’altra li vuole fenomeni di xenofobie e razzismo. In Svizzera, ci sono 530.000 emigrati italiani, poco più di 650.000 con mogli e figli. Per legge il loro stipendio deve essere inferiore a quello del lavoratore svizzero. Nessuna possibilità di carriera. Avere una famiglia è complicato; figli e mogli non sono graditi. « Le braccia morte » li ha chiamati il deputato Schwarzembach, promotore del referendum anti-italiano, il 46% dell’elettorato gli ha dato ragione. Sulla base di questi dati si inserisce la vicenda di una coppia di emigrati italiani a Zurigo e dei problemi che debbono affrontare quando la donna si accorge di essere incinta. I due vivono in una stanza ammobiliata e dovrebbero trovare un alloggio più grande. Ma un appartamento è difficile da trovare. Prezzi proibitivi, certificato di buona condotta, cartelli che dicono « non si affitta ad italiani ». Questa ricerca riserva ai due giovani solo un alternarsi di speranze, di delusioni, di amarezza. Infine la loro rinuncia: il bambino viene affidato ad un « kinderheim » dove resterà sino ai tre anni; con la possibilità per i genitori di vederlo, una volta la settimana, tutte le domeniche mattina.