Scheda film

Ingenjör Andrées luftfärd

Partecipazioni

Titolo Biennale
Ingenjör Andrées luftfärd
Titolo Originale
Ingenjör Andrées luftfärd
Tit. Distr. Ita.
Il volo dell'aquila
Tit. Distr. Eng.
The Flight of the Eagle
Tit. Trad. Ita.
Il viaggio in pallone dell'ingegner Andrée
Anno
1982
Fotografia
Jan Troell
Nazionalità
Germania, Repubblica Federale Di
Norvegia
Svezia
Lingua
Svedese
Francese
Inglese
Dati tecnici
Lungometraggio
Colore
135 minuti
Genere
Avventura-azione
Biografico
Montaggio
Jan Troell, Georg Oddner
Scenografia
Nils Lund, Botwid Kihlmen, Börje Larsson, Palle Sonesson, Henrik von Sydow
Costumi
Tin Andersén, Görel Engstrand, Gunnel Blomberg, Tanya Alyhr, Marie Karlberg, Kirsi Molis, Harry Lund
Le Svalbard nel 1896. L’ingegnere Augusto Salomone Andrée ed i suoi colleghi Nils Strindberg e Nils Ekholm temporaneamente sono costretti ad abbandonare il loro piano di recarsi al Polo Nord in un pallone aerostatico dato che manca la condizione più importante per la partenza, e cioè un forte vento da sud. Tornato a Stoccolma l’anno successivo Andrée fa ancora un tentativo. Lo scienziato Nils Ekhohn rinuncia a continuare a collaborate visto che ritiene le misure di sicurezza insufficienti. Andrée lo sostituisce con il giovane ingegnere Knut Fraenkel. Il fisico Nils Strindberg invece mantiene la parola e neppure il suo tîdanzamento con Anna Charlier gli fa cambiare idea. Anche Andrée è legato ad una donna, ma Gurli Linder, che è sposata e madre di due figli, sa che non può cambiare le idee dell’uomo amato. Il 18 maggio del 1897 Andrée, Strindberg e Fraenkel salgono a bordo della cannoniera “Svensksnnd” che li porterà al luogo della partenza, le isole Svalbard. Comincia allora una faticosa attesa di un vento favorevole. 11 luglio 1897. ll pallone “L’Aquila” decolla, ma quasi immediatamente dopo la partenza viene respinto in basso da venti discendenti. Numerosi cavi di ritenuta si staccano e per ascendere i passeggeri sono costretti ad eliminare della zavorra preziosa così che il pallone diventa impossibile da manovrare. Il vento si calma, tutto si copre di ghiaccio, venti variabili portano il pallone un po’ qui, un po’ là. Dopo 65 ore gli uomini esausti si arrendono e l"‘Aquila” cala sul ghiaccio: 800 chilometri dal Polo e più di 300 chilometri dalla terraferma ghiacciata più vicina. Iniziano la marcia verso la terra di Francesco Giuseppe, un territorio vasto ed inesplorate. Gli uomini non avanzano più di 2500 metri verso la meta durante una settimana. Decidono di abbandonare la terra di Francesco Giuseppe e lasciarsi spingere dal ghiaccio verso sud. Fraenkel ogni tanto è assalito da forti dolori di stomaco e Strindberg ora è così debole che è necessario abbandonare l’idea di proseguire. Avvicinandosi all’isola del Giles decidono di passare l’inverno lì. L’isola, coperta da un grande ghiacciaio, ha soltanto una piccola fetta di terra lungo la costa. Nils Strindberg è il primo che qui trova la sua tomba.