Scheda film
Morte in Vaticano
Partecipazioni
- Cinema Italiano 82 - Vittorio De SicaMostra Internazionale del Cinema (1982)
- Titolo Biennale
- Morte in Vaticano
- Titolo Originale
- Morte in Vaticano
- Tit. Distr. Ita.
- Morte in Vaticano
- Tit. Trad. Eng.
- Death in the Vatican
- Anno
- 1982
- Regia
- Marcello Aliprandi
- Coproduzione
- Izaro Films S. A.
- Sceneggiatura
- Marcello Aliprandi
- Lucio Manlio Battistrada
- Alberto Fioretti
- Enzo Gallo
- Pedro Mario Herrero
- Fotografia
- Alejandro Ulloa
- Musica
- Pino Donaggio
- Nazionalità
- Italia
- Messico
- Spagna
- Lingua
- Italiano
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 105 minuti
- Genere
- Drammatico
- Giallo-thriller
- Montaggio
- Antonio Siciliano
- Scenografia
- Elio Micheli
- Sinossi
L’azione si svolge tra il 1975 e il 1985. Alla base c’è un rapporto di amicizia tra un prete di una certa età (Padre Andreani) e un prete giovane (Padre Martello). Il primo, insegnante di teologia e l’altro, suo discepolo all’Università Cattolica. Padre Andreani, interpretato nel film dall’attore inglese Terence Stamp, attraverso l’iter ecclesiastico tradizionale Monsignore, Vescovo, Cardinale diventa Papa. Pur essendo stata tutta la sua vita ecclesiastica all’insegna della tradizione, egli muta radicalmente dopo la conquista del soglio pontificio, decidendo di instaurare un rapporto più vero tra la parola di Dio e l’uomo, aprendosi alle istanze politico-sociali più avanzate e più estremiste, tradizionalmente avverse alla Chiesa. Per altro verso Padre Martello interpretato dall’attore Fabrizio Bentivoglio che aveva dimostrato all’inizio della storia idee progressiste e quasi rivoluzionarie, subisce una trasformazione. In occasione di un suo viaggio in India, compie un’ esperienza religiosa nuova; incontra un sacerdote che gli parla di una nuova religione che invaderà il mondo, e gli dice che la Chiesa deve essere l’ultimo baluardo contro il caos. Quindi il giovane si converte, diventa a sua volta un integralista, un intransigente; ritorna nella sua chiesa a Roma e qui
si rinchiude in un lavoro di “ricostruzione” fanatico.
Durante un colloquio col Papa arriva addirittura a teorizzare per il clero il dovere di formare una specie di classe di guerrieri. È un moderno Savonarola, un esaltato. Del resto lo era anche prima “da sinistra”.
Nel frattempo l’atteggiamento del Papa, che minaccia di distruggere leggi, privilegi, ordinamenti, desta inevitabilmente la reazione di tutti coloro che sempre si sono serviti della Chiesa per sorreggere il loro potere. Nasce un complotto internazionale per eliminare questo Papa scomodo: un’organizzazione all’estero prepara questo attentato nei minimi dettagli, con armi sofisticate. Ma il destino seguirà un’altra strada: il Papa morirà lo
stesso ma in modo completamente imprevedibile.