Scheda film

Titolo Biennale
Children of light
Titolo Originale
Taiyo no ko
Tit. Trad. Ita.
I figli della luce
Anno
1938
Produzione
Tokyo Hassei
Sceneggiatura
Yasutarô Yagi
Fotografia
Jôji Ohara
Nazionalità
Giappone
Dati tecnici
Lungometraggio
Bianco e Nero
Genere
Drammatico
Una casa di correzione nel nord del Giappone, a Hokkaido, è diretta da un apostolo della redenzione sociale, il quale vi entrò da ragazzo come ricoverato. Dalla capitale giunge Ohubo, un discolo ribelle ad ogni disciplina. Il capo lo accoglie amorevolmente ma la sera stessa Ohubo scappa. Lo ritrovano infreddolito e lo riportano nella casa. Allora egli diviene un sobillatore dei compagni, fino a quel mometo obbidienti, abituati a distribuire le ore tra lo studio, il lavoro dei campi e le pratiche religiose. Il direttore riaccompagna a Toyo due ragazzi che hanno terminato i loro studi e quando ritorna alla casa è sposato con una donna che ha tratto in salvo dalla strada. Ma la giovane donna preoccupa lui e gli altri per il suo strano contegno. Una notte la donna fugge sotto la neve. La ritrovano infreddolita e chiusa nel suo mutismo, contemporaneamente i ragazzi decidono di ammutinarsi. A questo punto il direttore chiama in aiuto le due sorelle e un medico che scoprono che la donna voleva uccidersi perché porta in grembo il figlio di uno sconosciuto. Il pedagogo riaccetta la moglie e il suo bambino perché anche lui era stato abbandonato da piccolo e capisce che in quella casa sono tutti "figli della luce".