Scheda film

Orizuru Osen

Partecipazioni

Titolo Biennale
Orizuru O-sen
Titolo Originale
Orizuru Osen
Tit. Distr. Eng.
The Downfall of Osen
Tit. Trad. Ita.
O-Sen delle cicogne di carta
Anno
1935
Produzione
Daiichi Sagano
Soggetto
Izumi Kyoka
Fotografia
Shigeto Miki
Nazionalità
Giappone
Effetti speciali
Hichiro Nishi
Dati tecnici
Bianco e Nero
78 minuti
Genere
Drammatico
Scenografia
Yoshiji Oguri
In una notte tempestosa un medico di mezza età, Sokichi Hata, aspetta il treno che lo riporterà a casa nell'ultima tappa di un lungo viaggio in Europa. Comincia a ripensare a1 suo passato... Da giovane ha lasciato la sua città natale ed è andato a Tokyo senza un soldo. Qui viene ospitato da un mercante d’arte di nome Kumazawa e incontra Osen, una bella ragazza che lavora come domestica e che viene molto maltrattata. Kumazawa è uomo senza molti scrupoli nelle sue richieste a Osen e costringe subito Sokichi a lavorare come uno schiavo. Inoltre Kumazawa svolge anche delle attività illegali, lavorando come ricettatore per un gruppo di monaci buddisti corrotti guidati da Ukiki, i quali vendono tramite lui dei tesori rubati nel tempio. Sokichi potrebbe assistere al commercio illegale del suo padrone senza sentirsi adirato o colpevole, ma alla fine non sopporta più l’atteggiamento che Kumazawa ha nei confronti di Osen. Tentando di prendere le sue difese, viene talmente umiliato dal padrone che cerca di tagliarsi le vene per la vergogna. Solo l’intervento disperato di Osen lo convince a desistere dai suoi propositi suicidi. I due si confortano a vicenda e giurano di vivere insieme. Alla fine, la polizia irrompe nel negozio e arresta Kumazawa. Ukichi intercede presso i poliziotti, perorando l’innocenza della giovane cameriera, che viene lasciata libera. Di nuovo alla stazione ferroviaria. C’è anche Osen, ma all’insaputa di Sokichi. Osen appare sconvolta, farnetica di essere diventata le dea dell’infelicità. Ancora un flashback. Sokichi riesce a diventare studente, come ha sempre sperato. Tutto ciò a spese di Osen, che per mantenerlo sia pure poveramente si prostituisce. Un giorno un uomo bussa alla porta, irrompe nella stanza e chiede la restituzione di un orologio e un portafoglio che si trovano accanto al letto di Osen. Lei ha commesso qualche piccolo furto per poter tirare avanti. La polizia l’arresta. Sokichi, completamente sconvolto dall’arresto di Osen, vaga senza scopo per le strade, stringendo a1 petto una gru di carta fatta da Osen. Finalmente incontra Kondo, un conoscente che lo sistema e che per caso è anche un'autorità in campo medico. Kondo prende Sokichi sotto la sua protezione e lo guida nella sua professione. ln tutti questi anni egli riceve notizie da Osen e la vede solo una volta. Molto tempo dopo, lavorando in un ospedale psichiatrico, scopre una donna che vaga nei corridoi. Chi è? La donna non parla,ma le gru di carta che lei costruisce ossessivamente mostrano che si tratta proprio di Osen. Ancora una volta la scena si sposta nella stazione: il treno è infine arrivato. Sokichi sta per salire, quando qualcuno grida che c’è bisogno di un medico. Sokichi accorre e trova Osen quasi priva di sensi. All’ospedale lei rievoca confuse immagini del loro passato, mentre Sokichi pieno di rimorsi piange accanto al suo letto come aveva fatto molti anni prima nella casa di Kumazawa. Questa volta però, è troppo tardi: Osen non riconosce più l’uomo per il quale ha dato la vita.