Scheda film
Profezia. L'Africa di Pasolini
Partecipazioni
- Venezia Classici - Documentari70. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2013)
- Titolo Biennale
- Profezia. L'Africa di Pasolini
- Titolo Originale
- Profezia. L'Africa di Pasolini
- Anno
- 2013
- Regia
- Gianni Borgna
- Distribuzione internazionale
- Istituto Luce Cinecittà
- Distribuzione italiana
- Istituto Luce Cinecittà
- Fotografia
- Sergio Salvati
- Musica
- Marco Valerio Antonini
- Nazionalità
- Italia
- Marocco
- Lingua
- Italiano
- Effetti speciali
- Fausto Vitali
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- DCP
- 77 minuti
- Genere
- Documentario
- Montaggio
- Carlo Balestrieri
- Sinossi
Il film esplora, attraverso la poesia e il cinema, l’amore di Pasolini per l’Africa e la sua speranza di trovarvi quella genuinità contadina e quella forza rivoluzionaria invano cercate nel suo Friuli e poi nelle borgate romane. È un’Africa dai confini sfrangiati e incerti, che nasce – sono parole del poeta – nelle stesse periferie descritte nel suo primo film Accattone. Di qui prende le mosse Profezia: dove vivevano i sottoproletari romani, oggi si affollano migliaia di extracomunitari. Edipo re e Appunti per un’Orestiade africana testimoniano l’amore del poeta per l’Africa, come il dialogo parigino con Jean-Paul Sartre a proposito del Vangelo secondo Matteo, ma, soprattutto nella Rabbia è tratteggiata un’Africa che reca su di sé tutte le ingiustizie e tutte le speranze. Anch’esse andranno deluse: l’Africa è un serbatoio di contraddizioni insanabili che esploderanno nel degrado, nelle dittature, nei massacri di ieri e di oggi, le cui immagini violente si contrappongono a quelle sobrie e caste, in bianco e nero, di Pasolini. Il valore profetico delle osservazioni di Pasolini continua a turbarci, in particolare quando descrive – trent’anni prima – l’esodo degli africani sui barconi e la loro “conquista” dell’Italia. Ma il profeta è destinato a una morte prematura, come Accattone, cui sono dedicati l’inizio e la tragica fine del film.