Scheda film

Nei dintorni di Varsavia un po’ nascosta si trova una grande, vecchia casa solitaria che è una specie di simbolo della vita che si svolge dentro le sue mura. La guerra non permette ai suoi abitanti di vivere al di fuori della tensione e dell’inquietudine generale. La resistenza bussa alle porte di questo rifugio, penetra fino al cuore dei suoi abitanti, li governa e li spinge alla lotta contro il nemico. La zia Karia che dal principio rifiuta di partecipare alla cospirazione è la bella padrona di questa casa nella quale regna la proverbiale ospitalità polacca. Questa ospitalità è accordata a Hubert, che è ricercato dalla polizia. Nell’animo di Basia nasce un sentimento d’amore per il nuovo venuto. Hubert, introdotto in questo ambiente nuovo per lui, comincia a vedere da vicino questa gente e a interessarsi ai problemi di essa. Egli capisce chiaramente l’importanza della campagna nella lotta clandestina e perciò la casa solitaria cessa di essere sinonimo di una vita in margine alle questioni e ai problemi sociali.