Scheda film

Quasi sfidando se stesso alla creazione del film più veloce mai realizzato, il regista William K. Howard combina dialoghi a raffica, l’uso innovativo della panoramica a schiaffo e un ritmo incalzante – ottenuto da un motivo ripetuto di folle che si precipitano su e giù per delle scale – per confezionare un film che sembra svolgersi in un’unica, pazza corsa a capofitto. “Pochi sono i film ad avere tanti dialoghi stipati in cinque rulli”, scrive lo storico del cinema William K. Everson (che cambiò nome proprio in onore di Howard) in una nota di programma del 1982, “eppure pochi sono i film ad abbagliare con tanto virtuosismo visivo”. Una giovane e bionda Joan Bennett interpreta la donna del titolo – un’esponente dell’alta società accusata di aver ucciso il fidanzato infedele dopo averlo scoperto nelle braccia di una cantante di night club. Per fortuna, il suo ex spasimante, ancora innamorato di lei, è un importante avvocato che assume la sua difesa nel sensazionale processo. Mentre due commentatori radiofonici riportano in diretta, a una nazione con il fiato sospeso, ciò che succede nel tribunale, la storia di Vivienne viene rivelata attraverso complessi flashback (che anticipano la struttura del film di Howard The Power and the Glory, girato l’anno successivo), interrotti da ben due tentati omicidi in aula.