Scheda film
I sogni del lago salato
Partecipazioni
- 12. Giornate degli Autori - Progetti Speciali72. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2015)
- Titolo Biennale
- I sogni del lago salato
- Titolo Originale
- I sogni del lago salato
- Anno
- 2015
- Produzione
- Jolefilm
- Regia
- Andrea Segre
- Fotografia
- Matteo Calore
- Musica
- Sergio Marchesini
- Nazionalità
- Italia
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- DCP
- 72 minuti
- Genere
- Documentario
- Montaggio
- Chiara Russo
- Scenografia
- Simone Falso
- Sinossi
Il Kazakistan oggi vive l'euforia dello sviluppo che l'Italia non ricorda nemmeno più. Eppure la sua crescita è legata a doppio filo con l'economia italiana. La crescita dell'economia kazaka, pari al sei percento annuo (un tasso che l'Italia ha avuto solo negli anni Sessanta), è basata in gran parte sull'estrazione di petrolio e gas. L'ENI ha un ruolo chiave nella gestione dei giacimenti kazaki e molti sono gli italiani che lavorano in Kazakistan, in particolare nelle regioni intorno al Mar Caspio, dove è stato girato questo film. Le immagini delle grandi steppe euroasiatiche, degli spazi infiniti e ordinati delle terre post-sovietiche si intrecciano nel film e nella mente dell'autore con le immagini dell'Italia anni Sessanta, trovate sia negli archivi ENI che in quelli personali girati dalla madre e dal padre di Andrea Segre, che negli anni Sessanta, ventenni, hanno vissuto l'euforia della crescita. Viaggiando tra Aktau e Astana, tra le steppe petrolifere a ridosso del Mar Caspio e l'iper-modernità della neo capitale, il film si ferma ad ascoltare le vite e i sogni di vecchi contadini o pastori e di giovani donne le cui vite sono rivoluzionate dall'impatto delle multinazionali del petrolio nell'economia kazaka. I loro racconti dialogano a distanza con quella di uomini e donne italiane che cinquant'anni fa vissero simili emozioni e speranze.