Scheda film
Les conquérants solitaires
Partecipazioni
- Francia13. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1952)Note alla partecipazione: Il film, inizialmente non ammesso perché passato fuori concorso a Cannes, è stato proiettato.
- Titolo Biennale
- Les conquérants solitaires
- Titolo Originale
- Les conquérants solitaires
- Tit. Trad. Ita.
- I conquistatori solitari
- Tit. Trad. Eng.
- The lonely conquerors
- Anno
- 1949
- Produzione
- Seine Production
- Regia
- Claude Vermorel
- Fotografia
- Jean Bourgoin
- Nazionalità
- Francia
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Bianco e Nero
- 92 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Charles Bretoneiche
- Scenografia
- Robert Giordani
- Sinossi
Teresa Berthod, una giovane donna che trascorre un periodo di convalescenza all'ospedale Schweitzer, in riva all'enorme fiume Ogooué, rivive la sua recente esperienza equatoriale.
Era venuta nel Gabon per vendere la concessione ereditata dal padre ad un tale Pascal Géraud, cercatore d'oro di cui il padre stesso le aveva parlato prima di morire. Pasquale Géraud, un ribelle che ha voluto ritornare alla vita primitiva, l'aveva mandata via, beffandosi di lei. Un po' per necessità di vita, un po' per sfidare il solitario, aveva rimesso in attività i suoi cantieri e vissuto la dura esistenza dei tagliaboschi, con l'aiuto di un giovane amministratore e di un agente forestale vicino, e anche di Raffaello, il suo intendente nero, di cui a poco a poco ha conquistato la fiducia.
Géraud tenta di far fallire i suoi piani e di indurla a partire con ogni mezzo, sottraendole la mano d'opera e facendo costruire uno sbarramento sul fiume. Teresa tiene duro e manda verso il fiume alcune zattere.
Tuttavia, attraverso la fiducia che gli indigeni hanno in lei, riesce a conquistare quella di Géraud, l'uomo che disprezza la civiltà dei bianchi e che pensa poter scoprire il segreto della morte vivendo con gli uomini della foresta e con i loro misteriosi creatori di feticci. Ma quando vuole trascinare Teresa a partecipare a pratiche di magia, la giovane donna si ritrae e fugge nella foresta dove si smarrisce durante un furioso temporale. La fedeltà di un piccolo nero consente di rintracciarla. Viene accompagnata all'ospedale e scoraggiata, pensa a rimpatriare.
A questo punto il suo amico forestale viene a raccontarle che, durante la sua assenza Géraud, preso dal rimorso, o acceso d'amore o forse anche per fare un'ultima bravata, ha venduto il suo oro, comperato dei trattori e trasformato la concessione.
Questo compito però l'ha spossato e Teresa arriva appena in tempo per vederlo morire.