Scheda film
Il tentato suicidio nell'adolescenza (T.S. Giovanile)
Partecipazioni
- 14. Giornate degli Autori - Eventi Speciali74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (2017)
- Titolo Biennale
- Il tentato suicidio nell'adolescenza (T.S. Giovanile)
- Titolo Originale
- Il tentato suicidio nell'adolescenza (T.S. Giovanile)
- Anno
- 2017
- Regia
- Ermanno Olmi
- Nazionalità
- Italia
- Dati tecnici
- Cortometraggio
- Bianco e Nero
- DCP
- 35 minuti
- Genere
- Documentario
- Sinossi
Per Italo Calvino non c'è niente di più inedito dell'edito. Ha ragione, una ragione filologica, di amorosa rilettura dei testi. Ma Calvino - con Borges - sa anche che una nuova scoperta di un'opera può fare luce su opere passate, e addirittura su quelle posteriori alla sua creazione.
La scorsa primavera, all'interno dell'archivio della Fondazione Luigi Micheletti a Brescia, ad opera di un archivista dell'Istituto Luce e di un collega della Fondazione Micheletti, è avvenuta una scoperta inattesa e importante. Dentro quattro scatole, delle milleduecento contenute nel Fondo, siglate semplicemente T.S., si conservava un mediometraggio documentario inedito, sconosciuto, a firma di Ermanno Olmi. La moviola ne rivelava il titolo: Il tentato suicidio nell'adolescenza (T.S. Giovanile). L'anno, il 1968. Il cartello in testa alla pellicola con il marchio di una multinazionale farmaceutica, la Sandoz, ne indica la probabile natura di commissione su un tema sensibile, in un anno cruciale nella storia dei giovani.
Il documentario racconta i primi pionieristici anni di attività di un reparto psichiatrico d'urgenza presso il Policlinico di Milano, una struttura sperimentale per l'epoca diretta da un grande psichiatra, Carlo Lorenzo Cazzullo. Un padiglione dedicato ai casi di emergenza per tentato suicidio, con un'incidenza drammatica di adolescenti. Ci sono interviste, statistiche, storie personali. C'è, in piccolo, un sorprendente palinsesto del cinema di Olmi: per tagli, ritmi, empatia, scelta dei volti, degli sguardi. Il documentario non risulta essere mai stato proiettato in una pubblica sede; non figura in alcuna delle tante filmografie del regista redatte negli anni. Ci appare, dalla moviola, come un film nuovo, inedito, ritrovato, soprattutto perché ci si ritrova conservato il suo cinema degli anni Sessanta e Settanta, e il tocco di sempre del suo autore.