Scheda film

Bombs in Piccadilly

Partecipazioni

Titolo Biennale
Bombs in Piccadilly
Titolo Originale
Bombs in Piccadilly
Tit. Trad. Ita.
Bombe a Piccadilly
Soggetto
Malvin Wald
Fotografia
Hilton Craig
Nazionalità
Gran Bretagna
Dati tecnici
Cortometraggio
Bianco e Nero
35 mm
"Bombe a Piccadilly" fa parte della serie di film per televisione intitolata "Fabian di Scotland Yard". Il Sovrintendente Robert Fabian è stato uno dei più noti investigatori inglesi, celebrato dalla stampa britannica come "il detective del secolo". Questo film, tratto dal vero, illustra un episodio della sua brillante carriera quando Fabian, che oggi è in pensione, era un semplice Ispettore Investigativo. Nel 1939 Londra era terrorizzata da una serie di esplosioni provocate da una organizzazione terrorista straniera. Il 24 giugno, alle due di notte, una bomba esplose a Piccadilly Circus nel cuore della città. Fabian fu immediatamente inviato sul posto e, tra le macerie di due negozi distrutti, scoprì un pacco avvolto in carta scura che dopo un più attento esame, si rivelò essere un'altra bomba sul punto di esplodere. Mentre la folla correva a mettersi in riparo, Fabian servendosi unicamente del temperino che aveva in tasca, riuscì a smantellare l'ordigno assistito nella pericolosa operazione da Charlie, uno dei più famosi ladruncoli di tutto il West End. Malgrado le insistenze di Fabian, Charlie, per quello strano sentimento di cameratismo che spesso lega i malviventi alla polizia, aveva insistito di rimanere accanto all'Ispettore finchè questi non ebbe disinnescato i donatori. Il giorno dopo cominciò la caccia ai terroristi e, dopo un bizzarro inseguimento lungo le rive di un canale, i colpevoli vennero catturati. Passati due giorni, una misteriosa telefonata di Charlie invitava l'Ispettore a trovarsi ad una data ora in un locale di Soho. Vi si recò e con suo immenso stupore, si vide offrire dai più famigerati malviventi di Londra una medaglia per l'eroismo dimostrato nello smantellare la bomba. Oggi, il Sovrintendente Fabian conserva questa medaglia assieme a quella ricevuta da Re Giorgio per lo stesso motivo, come una delle sue cose più care.