Scheda film

Dicembre 1953. Parte dall'Italia la nave Formica con a bordo gli uomini e i materiali per una grande spedizione di esplorazione subacquea nel mar Rosso. Un mese dopo, la piccola nave è in vista dell'arcipelago di Dakar davanti a Massaua. Incominciano le immersioni, ma l'acqua ricchissima di plancton non permette alcuna visibilità. Bisogna raggiungere la costa ed ingaggiare un "nakuda", un capobarca indigeno pratico delle isole, che guiderà la nave verso acque più propizie. Si raggiungono così gli angoli più sconosciuti e favolosi dell'arcipelago. I pescatori subacquei vengono a contatto con una meravigliosa fauna sottomarina, lontano con gli squali e con i terribili barracuda; guidati dai pescatori di perle dello Yemen, raggiungono il favoloso "Mare chiuso", dove vivono i giganteschi "mantas". La raccolta di materiale biologico e scientifico è enorme. Si fanno i primi esperimenti di coltivazione del fondo marino e di allevamento di pesci. Si raggiungono due primati mondiali: quello di immersione e quello di cattura. Vengono scattate ottomila fotografie e vengono girati settantamila metri di pellicola a colori. Diecimila ore vengono trascorse sul fondo marino. Quando è il momento di intraprendere il viaggio di ritorno, si scopre che l'acqua dei mari caldi ha provocato tali incrostazioni sullo scafo della "Formica" che si renderebbe assolutamente necessario un bacino di carenaggio. Ma è impossibile trovarne uno. Tutti allora decidono di compiere il raschiamento della carena sotto l'acqua, lavorando in immersione. Finalmente, la "Formica" è in grado di partire verso l'Italia.