Scheda film
Totòmodo: l'arte spiegata anche ai bambini
Partecipazioni
- Prospettive video55. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1998)
- Titolo Biennale
- Totòmodo: l'arte spiegata anche ai bambini
- Titolo Originale
- Totòmodo: l'arte spiegata anche ai bambini
- Anno
- 1996
- Produzione
- Raitre
- Regia
- Achille Bonito Oliva
- Interpreti
- Totò
- Nazionalità
- Italia
- Lingua
- Italiano
- Dati tecnici
- Mediometraggio
- 55 minuti
- Genere
- Documentario
- Montaggio
- Achille Bonito Oliva
- Sinossi
In "Totò cerca moglie" il principe De Curtis, nella parte di uno scultore, teorizza l'astrattismo denominandolo assenteismo; in "Totò a colori" il comico napoletano deride gli scopiazzatori di Picasso con uno sputo nell'occhio; in "Totò, Eva e il pennello proibito" Totò deve andare a copiare la Maja desnuda di Goya, teorizzando la superiorità del copiare sul fare; in "Totò le Moko" svolge un'analisi concettuale del linguaggio comune evidenziando la paradossalità del senso. Il concettualismo ritorna nel film "Totò cerca moglie" con l'affermazione in veste di scultore: «Io non desidero, io considero», affermazione che mette in evidenza il provincialismo di tanti astrattisti italiani che si sono sforzati di adeguarsi a una linea europea senza innovazione.