Scheda film

Totòmodo: l'arte spiegata anche ai bambini

Partecipazioni

Titolo Biennale
Totòmodo: l'arte spiegata anche ai bambini
Titolo Originale
Totòmodo: l'arte spiegata anche ai bambini
Anno
1996
Produzione
Raitre
Interpreti
Totò
Nazionalità
Italia
Lingua
Italiano
Dati tecnici
Mediometraggio
55 minuti
Genere
Documentario
Montaggio
Achille Bonito Oliva
In "Totò cerca moglie" il principe De Curtis, nella parte di uno scultore, teorizza l'astrattismo denominandolo assenteismo; in "Totò a colori" il comico napoletano deride gli scopiazzatori di Picasso con uno sputo nell'occhio; in "Totò, Eva e il pennello proibito" Totò deve andare a copiare la Maja desnuda di Goya, teorizzando la superiorità del copiare sul fare; in "Totò le Moko" svolge un'analisi concettuale del linguaggio comune evidenziando la paradossalità del senso. Il concettualismo ritorna nel film "Totò cerca moglie" con l'affermazione in veste di scultore: «Io non desidero, io considero», affermazione che mette in evidenza il provincialismo di tanti astrattisti italiani che si sono sforzati di adeguarsi a una linea europea senza innovazione.