Scheda film
- Titolo Biennale
- King Ivory
- Titolo Originale
- King Ivory
- Anno
- 2024
- Produzione
- Roxwell Films
- Regia
- John Swab
- Sceneggiatura
- John Swab
- Distribuzione internazionale
- WME Independent
- Distribuzione italiana
- Universal Pictures
- Fotografia
- Will Stone
- Nazionalità
- Stati Uniti D'America
- Lingua
- Inglese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- DCP
- 130 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Andrew Aaronson
- Costumi
- Kaitlyn Smith
- Sinossi
Dai civili ai criminali, dai tossicodipendenti alle forze dell’ordine e tutti gli altri, tutti i ceti sociali s’intersecano in questa denuncia di quella pandemia che è la diffusione del fentanyl. Nel gergo di strada: King Ivory. È un giorno come un altro per Layne West dell’antidroga di Tulsa, impegnato nella battaglia con la criminalità locale, che però lo tocca nel vivo quando Jack, suo figlio, diventa dipendente dal fentanyl. Insieme al collega Ty e a Beatty, loro controparte nell’FBI, West ha come unica missione quella di catturare i responsabili: Ramón Garza, che comanda il locale cartello messicano; Holt Lightfeather, Capo Guerriero della Fratellanza indiana, che controlla il traffico in tutto lo stato dal penitenziario statale dell’Oklahoma a McAlester (noto come “Big Mac”) dove sta scontando l’ergastolo; e la banda della mafia irlandese locale, guidata da George “Smiley” Greene insieme alla madre Ginger e allo zio Mickey. Come Holt insegna a West durante una visita in prigione, “I cartelli vogliono i tuoi figli, la generazione nuova, che vuole le cose nuove, e il fentanyl è una cosa nuova”.