Scheda film
La mia generazione
Partecipazioni
- Settimana del Cinema Italiano53. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1996)
- Titolo Biennale
- La mia generazione
- Titolo Originale
- La mia generazione
- Tit. Distr. Ita.
- La mia generazione
- Tit. Distr. Eng.
- My Generation
- Anno
- 1996
- Produzione
- Compact srl
- Regia
- Wilma Labate
- Distribuzione
- Sacis
- Distribuzione italiana
- Warner Bros. Pictures Italia
- Fotografia
- Alessandro Pesci
- Musica
- Nicola Piovani
- Nazionalità
- Italia
- Lingua
- Italiano
- Effetti
- Dolby SR
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- Ottico
- 35 mm
- 95 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Enzo Meniconi
- Scenografia
- Marta Maffucci
- Costumi
- Metella Raboni
- Sinossi
La storia si svolge nell'arco di ventiquattro ore, nella primavera del 1983. Il terrorismo rosso appare ormai definitivamente sconfitto, le sue formazioni più importanti sono allo sbando, le minori spazzate via e permangono solo alcuni episodici colpi di coda da parte di frange estreme e disperate. Un furgone blindato trasporta Braccio- un detenuto politico arrestato cinque anni prima come appartenente a un piccolo gruppo armato - da un carcere speciale siciliano fino a San Vittore a Milano. Lì potrà rivedere, per un mese di colloqui, la fidanzata Giulia. Gli altri passeggeri del furgone sono un capitano dei carabinieri e Concilio, un detenuto comune irridente e beffardo. Braccio non può immaginarlo, ma il viaggio è in realtà una trappola per indurlo a collaborare con la giustizia e il capitano è in realtà un sofisticato agente dell'Antiterrorismo. Così il viaggio, oltre che sulle strade d'Italia, si svolge all'interno di questi due personaggi e, nella parte finale, a Milano, dentro Giulia, emblema dolente della "sua generazione".