Scheda film

"Marinnà" è un pentito di mafia che fa il nome di un insospettabile, il ragioniere Turi Arcangelo Leonfonte. Il giudice che raccoglie le deposizioni stabilisce che la testimonianza del ragioniere è fondamentale in un processo in corso a Milano. Il testimone deve essere segretamente condotto nel capoluogo lombardo e la sua famiglia protetta e nascosta. Durante il tragitto verso l'aeroporto subiscono un attentato in cui feriscono la moglie e il figlio minore del ragioniere insieme a due agenti di scorta. La segretezza del trasferimento è a questo punto vanificata ma gli agenti della scorta sopravvisuti, il ragioniere e la figlia Chiara devonoa tutti i costi proseguire. La mafia non molla, la caccia continua, qualcuno tradisce. Nel viaggio le storie dei personaggi si intrecciano, si snodano e si evolvono. Chiara scopre la verità sul padre, giunge a odiarlo e a disprezzarlo: la vita che ha condotto è frutto dell'inganno e pagata con il sangue. Il viaggio prosegue e gli agenti della scorta si fanno in quattro per proteggere il testimone, fino al trionfale arrivo al Palazzo di Giustizia di Milano.