Scheda film

Un film degli anni cinquanta diventa lo spunto per una riflessione sulla memoria storica del disgelo e dell'URSS di Kruscev, del XX congresso (ma anche dell'invasione dell'Ungheria). Il critico leningradese Oleg Kovalov lavora sul vecchio film, lo riporta in moviola, lo rimonta conservandone solo alcune sequenze e lo intervalla con spezzoni di altri film celebri e di cinegiornali d'epoca, assolutamente inediti, tra cui spiccano due straordinarie sequenze sul viaggio di Kruscev negli Stati Uniti e sulla visita di Yves Montand e Simone Signoret a Mosca. Il risultato è un "poema ottico" che riscrive in modo creativo la storia (cinematografica e non) di quegli anni e che si inserisce nella grande tradizione del cinema di montaggio che in Unione Sovietica ha precedenti illustri.