Scheda film
Un week-end sur deux
Partecipazioni
- Venezia 47 - Fuori Concorso47. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1990)
- Titolo Biennale
- Un week-end sur deux
- Titolo Originale
- Un week-end sur deux
- Tit. Distr. Ita.
- Un week-end su due
- Tit. Distr. Eng.
- Every Other Weekend
- Tit. Trad. Ita.
- Un week-end su due
- Anno
- 1990
- Produzione
- Sara Films
- Regia
- Nicole Garcia
- Distribuzione
- MK2 Diffusion
- Distribuzione internazionale
- World Marketing Film
- Soggetto
- Nicole Garcia
- Fotografia
- William Lubtchansky
- Aiuto regia
- Radu Mihaileanu
- Nazionalità
- Francia
- Lingua
- Francese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- Ottico
- 35 mm
- 100 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Agnès Guillemot
- Scenografia
- Jean-Baptiste Poirot
- Costumi
- Lyvia d'Alche
- Sinossi
Inizio di un week-end di aprile. Camille sta aspettando Vincent (dieci anni) e Gaëlle (cinque anni), i figli di cui non ha ottenuto la custodia e che vivono con il padre Adrian. Non era nelle previsioni, ma li porta con sé a Vichy dove deve animare una serata di gala per il Rotary Club della città. A Vichy, la commedia provinciale rivela gli aspetti più derisori ed abusati del suo mestiere di attrice. Durante l'inaugurazione di un albergo, sotto la luce dei riflettori, recita al microfono paole di benvenuto e la lista degli sponsor. La voce di Adrian interrompe quest'atmosfera festaiola: per telefono la rimprovera aspramente per aver portato i ragazzi ad assistere a simili scemenze. Allora, improvvisamente, Camille rompe il contratto, abbandona la scena, si porta dietro i ragazzi, ruba la macchina che aveva a disposizione. Parte e per tutta la notte guida sempre dritto davanti a sé, verso il sud. La domenica è passata, ma Camille non torna indietro. Lungo le strade di Francia, mentre alle sue spalle iniziano le ricerche, Camille si concede una proroga. Diventa fuorilegge. Che sogno sta inseguendo? Vincere l'ostilità di Vincent, che , tacitamente, non cessa di rimproverarle la sua "diserzione". Camille, dapprima impacciata, riesce un pò alla volta a domare questa ribellione silenziosa. Raggiunge Vincent nel suo rifugio più profondo: la passione per l'astrofisica, le stelle e soprattutto le meteoriti. Improvvisando, inventando, penetra nel sogno di Vincent: prevedere ed assistere alla caduta di corpi celesti. L'appuntamento con le stelle è fissato, l'itinerario tracciato. Bisogna passare la frontiera. E' laggiù, in Spagna, su un altopiano desertico, in una località che ha segnato in rosso sulla carta...
"Ma non si può prevedere..." dice Vincent, affascinato.
"Sì", risponde Camilla "bisogna saper aspettare..."
Ma in Spagna Vincent...