Scheda film
Hollywood Mavericks
Partecipazioni
- Fuoriprogramma - Documenti47. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica (1990)Note alla partecipazione: A cura dell'American Film Institute
- Titolo Biennale
- Hollywood Mavericks
- Titolo Originale
- Hollywood Mavericks
- Tit. Distr. Eng.
- Hollywood Mavericks
- Anno
- 1990
- Soggetto
- Lance Bird
- Nazionalità
- Stati Uniti D'America
- Lingua
- Inglese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- Ottico
- 16 mm
- 90 minuti
- Genere
- Documentario
- Montaggio
- Stacey Foiles
- Sinossi
Il concetto di maverick, all'interno dell'industria cinematografica americana, si è notevolmente evoluto con il passar del tempo; ma, a prescindere da un periodo specifico, un gran numero di film, tra i più originali, innovativi, entusiasmanti ed importanti, sono stati realizzati da registi che non si sono lasciati influenzare dalle pressioni del mercato. Come asserisce Alan Rudolph, il cinema maverick è "sana sovversione". Questo documentario esamina il cinema americano più corrosivo, da Erich von Stroheim a David Lynch, attraverso testimonianze di prima mano degli artisti stessi. Martin Scorsese, Peter Bogdanovich e Paul Schrader - tutti registi molto attenti al contesto storico del cinema, all'estetica e alla realtà dell'industria - esplorano i trionfi e le vicissitudini dei ribelli e degli iconoclasti hollywoodiani. Utilizzando sia materiali filmici originali e pellicole con interviste di straordinaria rarità, che lezioni, seminari e interviste dell'American Film Institute realizzate nell'ultimo ventennio, il film mostra come King Vidor convinse la MGM a produrre il musical Halleluja! uno dei primi musical girati in sonoro con un cast di attori neri; come Josef von Sternberg si considerasse un fallito nonostante il grande successo ottenuto alla Paramount; come John Ford sia riuscito a fare i film che voleva grazie al suo carisma; come Orson Welles abbia costruito il suo Othello, nell'arco di tre anni, pezzo dopo pezzo, senza aver mai smesso di fare l'attore; come Samuel Fuller abbia portato avanti le sue idee ambiziose attraverso film a basso costo; come John Cassavetes sia sopravvissuto ad Hollywood senza soccombere al potere degli studi cinematografici; come Sam Peckinpah e Robert Altman abbiano abbattuto ogni barriera con le loro sorprendenti opere; e in che modo registi come Coppola, Hopper, Scorsese, Bogdanovich, Schrader, Rudolph e Lynch siano riusciti, con diversi gradi di successo, a coesistere con il sistema senza aver mai smesso di lottare per conservare la propria indipendenza e le proprie ben differenziate voci. Hollywood Mavericks è una panoramica dura e realistica su cosa significhi essere artista in un'industria commerciale, ma è anche un'interessante dimostrazione di come cineasti ingegnosi e determinati siano riusciti a spuntarla, nonostante le scarse probabilità, e a presentare al pubblico i propri personali punti di vista.