Scheda film
Koma
Partecipazioni
- Settimana Internazionale della Critica46. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1989)
- Titolo Biennale
- Koma
- Titolo Originale
- Koma
- Tit. Trad. Ita.
- Coma
- Anno
- 1989
- Produzione
- Lenfil'M
- Distribuzione
- Lenfil'M
- Musica
- Algirdas Paulavicius
- Interpreti
- Aleksander Bashurov
- Oleg Kroetikov
- Natalya Nikulenko
- Olga Torban
- Galina Ulyanova
- Aleksandr Zavyalov
- Operatore
- Yuri Vorontsov
- Nazionalità
- Urss, Unione Delle Repubbliche Socialiste Sovietiche
- Lingua
- Russo
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Ottico
- 35 mm
- 62 minuti
- Montaggio
- Irina Vigdortchik
- Sinossi
Primi giorni del 1950. Un campo di lavoro femminile nel dord del paese. Qui nasce e si sviluppa l'amore tra una giovane detenuta di Leningrado, Marija, e l'ufficiale Nikifor. Per salvare il figlio nato nel lager, Marija è costretta a denunciare Nikifor come padre del bambino. Nel dipingere la vita quotiniana del lager, gli autori hanno cercato di rendere l'atmosfera carica di paura, di tradimento, di mancanza di valore della vita e della personalità umanache regnava nel paese. Dopo tre anni muore Stalin. E poco dopo, nel 1956, al 20^ Congresso del Partito cominciano a levarsi voci di accusa nei confronti del culto della personalità e della repressione di massa. E perchè allora le scene finali del film che si svolgono ai nostri giorni hanno lo stesso senso di angoscia? Il virus dello stalinismo non è morto: continua a vivere all'interno dell'uomo, e finchè questo virus non sarà eliminato, non sarà guarito nemmeno il paese. Questo è il senso fondamentale del film.