Scheda film

Sbarcata in Islanda, una ragazza-madre si presenta all'Esercito della salvezza con la sua bambina per chiedere asilo, ma esso le viene negato perché la casa è riservata agli uomini. Dallo squallido campionario di relitti umani su cui la piccola Salka fissa gli occhi spaventati, emerge Steintor, che accompagna madre e figlia in una capanna dove vivono un ex-marinaio paralitico e la moglie. Qui Salka e la madre, che presto la bambina saprà amante di Steintor, vivono accudendo le mucche. Salka porta il latte nelle case e più tardi lavora nella pescheria. Un giorno Steintor, ubriaco, la violenta; Salka riceve parole di conforto da un piccolo amico, Arnaldur, che sta per imbarcarsi come mozzo. Abbandonata da Steintor che le aveva promesso di sposarla, la madre di Salka si uccide. Dopo dieci anni ritroviamo Salka proprietaria di un peschereccio acquistato col denaro inviatole da Steintor. Un giorno torna in paese Arnaldur, che professa idee di estrema sinistra e promuove uno sciopero fra i pescatori. Fra lui e Salka nasce l’amore. Anche Steintor si rifà vivo acquistando la pescheria e dettando le sue condizioni ai pescatori. Una scrittrice americana in visita al paese, propone a Arnaldur di seguirla in America. Salka comprende che il villaggio è troppo angusto per le ambizioni del giovane e gli dà i suoi ultimi risparmi perché intraprenda il viaggio.