Scheda film
Things Change
Partecipazioni
- Venezia 4545. Mostra Internazionale del Cinema (1988)
- Venezia 4545. Mostra Internazionale del Cinema (1988)Note alla partecipazione: Ex equo con Don Ameche per "Things Change".
- Venezia 4545. Mostra Internazionale del Cinema (1988)Note alla partecipazione: Ex equo con Joe Mantegna per "Things Change".
Premi
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Don Ameche (1988)
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Joe Mantegna (1988)
- Titolo Biennale
- Things Change
- Titolo Originale
- Things Change
- Tit. Distr. Ita.
- Le cose cambiano
- Tit. Distr. Eng.
- Things Change
- Tit. Trad. Ita.
- Le cose cambiano
- Anno
- 1987
- Produzione
- Filmhaus Inc
- Regia
- David Mamet
- Distribuzione
- Columbia Pictures
- Fotografia
- Juan Ruiz Anchía
- Musica
- Alaric Jans
- Nazionalità
- Stati Uniti D'America
- Lingua
- Inglese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 35 mm
- 101 minuti
- Genere
- Comico-commedia
- Montaggio
- Trudy Ship
- Scenografia
- Michael Merritt
- Costumi
- Nan Cibula
- Sinossi
"Ti apprezzano sempre quando sei qualcun altro ..." questo è il motto di Jerry, gangster di Chicago di basso livello, al quale la strafottenza ha procurato un certo numero di guai con i pezzi grossi della mala vita. Sembra che non gli riesca mai di fare ciò che gli viene ordinato, ragion per cui si ritrova all'ultimo posto nella gerarchia del clam mafioso.
Ma ora gli è finalmente concessa la possibilità di riscattarsi. Non deve fare altro che tener d'occhio Gino durante il fine settimana. Gino è un vecchio lustrascarpe che ha acconsentito ad assumersi la colpa di un omicidio commesso da un grosso capomafia in cambio di un peschereccio che è sempre stato il sogno della sua vita.
Jerry deve semplicemente addestrare Gino, affinchè la sua falsa confessione risulti convincente, consegnarlo alla polizia il lunedì mattina.
Ma decide di modificare leggermente gli ordini e di portare Gino al lago Tahoe per un'ultima occasione di divertimento.
La prevista baldoria d'addio si trasforma in una commedia degli errori, della confusione di identità e delle disgrazie, in cui Gino è preso per un boss regionale della mafia.
Dai casinò rumorosi e sgargianti del lago Tahoe fino alle strade fredde e buie della parte più malfamata e violenta di Chicago, assistiamo ad un classico racconto degli equivoci, ad una divertente e tenera favola sulla mafia.