Scheda film
- Titolo Biennale
- Quartiere
- Titolo Originale
- Quartiere
- Tit. Distr. Ita.
- Quartiere
- Anno
- 1987
- Produzione
- 11 Marzo Cinematografica s.r.l.
- Regia
- Silvano Agosti
- Sceneggiatura
- Silvano Agosti
- Soggetto
- Silvano Agosti
- Fotografia
- Silvano Agosti
- Musica
- Ennio Morricone
- Nazionalità
- Italia
- Lingua
- Italiano
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 35 mm
- 124 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Silvano Agosti
- Scenografia
- Silvano Agosti, Paola Agosti
- Sinossi
La notte di San Silvestro per le strade deserte del quartiere si aggira un vecchi barbone.
Due sorelle ritornano dalle prove d'orchestra cui la maggiore, una violoncellista, ha preso parte. Le due ragazze accettano il passaggio in auto di un gruppo di giovani. Sarà una notte da incubo: la sorella maggiore viene violentata dai nove ragazzi. Un'esperienza a cui le due sorelle reagiscono diversamente: la minore cade in un grave stato di smarrimento mentale, la maggiore accetta di incontrarsi con uno degli stupratori, che le ha scritto una lettera chiedendole perdono. Un anno dopo quella notte di violenza si celebra il fidanzamento fra la violoncellista e il giovane. Durante il pranzo la sorella minore lo accusa di essere uno degli stupratori, ma nessuno le crede, o meglio, nessuno osa mettere in discussione il matrimonio riparatore.
Il vecchio barbone intanto vive in un'automobile abbandonata assistito ogni tanto dalla portinaia dello stabile vicino.
E' autunno: un ragazzo di ricca famiglia approfitta dell'assenza dei suoi per ospitare un amico d'infanzia che sta per sposarsi. Tra i due nasce improvvisa e inspiegabile una passione d'amore. Quando l'amico lo lascerà per andare a sposarsi, il giovane ricco vivrà una crisi che lo porterà a meditare il suicidio.
In una calda notte d'estate un ometto, di professione tiratore di sipari, rientrando a casa, scopre che la sua compagna se n'è andata con un altro, anche se con la promessa di tornare. Nella sua solitudine si appassiona all'immagine di una tigre reale e ne è così assorbito che la sua donna, una volta tornata, gli è indifferente. La donna se ne va e l'ometto torna al suo sogno.
In una notte primaverile il barbone si lava ad una fontanella. Si prepara al suo primo incontro d'amore, dopo un matrimonio non consumato. Ripensa a quella notte di nozze in cui la sposa gli confessò di avere già un figlio: se glielo avesse detto prima non avrebbe avuto importanza... Quella notte d'amore arriva adesso, a trentacinque anni di distanza, nell'auto abbandonata: gliela 'offre' la portinaia dello stabile accanto, una vedova. L'alba illumina il vecchio incredulo e felice e l'antenna con cui un elettricista inventore spera di captare la musica delle stelle.