Scheda film

Boulevards d'Afrique

Partecipazioni

Titolo Biennale
Boulevards d'Afrique - Bac ou mariage
Titolo Originale
Boulevards d'Afrique
Tit. Trad. Ita.
Boulevards d'Afrique - Diploma o matrimonio
Anno
1988
Nazionalità
Francia
Lingua
Francese
Dati tecnici
Lungometraggio
Colore
35 mm
70 minuti
Genere
Musicale
Montaggio
Françoise Belloux
A Dakar, sull’estrema punta occidentale dell’Africa, bagnata dall’oceano Atlantico, c’è un liceo in cui, anno dopo anno, si succedono schiere di alunni irrequieti e curiosi. Questo pomeriggio la solidarietà di un gruppo di allievi rischia di essere compromessa dai risultati del primo esame di fine ciclo. Se Soukey non riesce a frenare la propria gioia per essere stata ammessa, la sua migliore amica, Assi, sviene nell’apprendere di essere stata respinta. Ma subito l’amicizia riavvicina promossi e bocciato sotto lo sguardo ironico di un sorvegliante generale che, allentandosi la cravatta, si trasforma in un magico suonatore di tamburello: è l’entusiasmo, un sogno danzato al ritmo delle batterie e delle grandi onde che infrangono. All’alba, dopo una notte passata a danzare con i suoi compagni sotto un lampione della vecchia Dakar, Soukey apprende che il padre ha scelto per lei, tra “diploma e matrimonio”, un migliore destino: diventare la terza moglie del vecchio direttore della fabbrica per la sbucciatura delle arachidi: l’elegantissimo Monsieur Gueye, “tonton médailles”. Soukey si ribella e fugge via. I suoi compagni decidono di far fallire il piano: la sua amica Assi sedurrà tonton Gueye in barba ai genitori della ragazza. E di questa città che va alla deriva, i ragazzi diventano presto i Principi. Quando Soukey incontra Madou, cugino di Assi, giovane laureato in diritto civile proveniente da Parigi, è il colpo di fulmine. L’indomani la radio annuncia l’arresto di Monsieur Gueye per un troppo rapido arricchimento…Soukey esulta, i genitori sono disperati: addio ville, macchine, sicurezza. Ma i ragazzi trionfanti li perdonano, e li costringono a seguire la farandola che, giunta alla prigione, libera per amore della libertà “tonton” Gueye, il quale si unisce al corteo per festeggiare sulla spiaggia l’amore di Soukey e Madou. La madre si trasforma in una stella della danza e “tonton” Gueye tra la conclusione di questo racconto morale: “Che Dio conceda loro gli oceani tranquilli che sognano”.