Scheda film
Hip, Hip, Hurra!
Partecipazioni
Premi
- Gran Premio Speciale della Giuria (1987)
- Osella per la migliore fotografia a Sten Holmberg (1987)
- Titolo Biennale
- Hip, Hip, Hurra!
- Titolo Originale
- Hip, Hip, Hurra!
- Tit. Distr. Ita.
- Hip, Hip, Hurra!
- Tit. Distr. Eng.
- Hip, Hip, Hurra!
- Anno
- 1987
- Produzione
- Norsk Film
- Palle Fogtdal A/S
- Sandrew Film & Teater AB
- Sandrew Film-86 KB
- Svenska Filminstitutet
- The Danish Film Institute
- Regia
- Kjell Grede
- Sceneggiatura
- Kjell Grede
- Fotografia
- Sten Holmberg
- Nazionalità
- Danimarca
- Norvegia
- Svezia
- Lingua
- Svedese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 35 mm
- 110 minuti
- Genere
- Biografico
- Drammatico
- Sinossi
Su Skagen scende il crepuscolo: soffia la brezza e le onde si infrangono contro la riva. Fuori sul mare schiumeggiante una barca a remi bianca sta ondeggiando. Sulla riva, la gente grida con rabbia e disperazione all'uomo in barca... Quello si alza in piedi, spalanca le braccia e tiene la barca in equilibrio sulla cresta di un'ondata enorme...
"Cosa grida?"
"Non grida. Ride".
L'uomo della barca, Søren Krøyer, è venuto a Skagen per dipingere e per vivere la vita sino in fondo. Attorno a lui gravitano artisti e gente di tutti i tipi.
C'è Lille, ragazza zoppa, che suona l'organo in chiesa ed è innamorata di lui.
C'è Elsie, del tutto pazza, che rivela la verità più scottante. Alcuni la chiamano il buffone di Dio.
Ci sono i parrocchiani, vestiti di nero, che ritengono che Krøyer dovrebbe andarsene da Skagen. C'è Blind Christian che non ha voluto farsi ritrarre, e c'è la servetta, di ventitré anni, che dà alla luce il sesto figlio.
Quell'estate gli artisti di Skagen vissero felici - persino Lille che, nonostante l'amore non ricambiato, non ha mai smesso di desiderare Søren.
Quanto a lui, aveva tutto quel che si poteva desiderare. Divenne non solo il pittore danese più famoso, ma anche il più ricco e il più ammirato.
"Nato in un manicomio, ma di domenica", diceva di se stesso. "Mi hanno mandato a mostrare cosa sia una persona felice, a mostrarlo a quelli che non sanno cosa voglia dire."
Quando il film inizia, li incontriamo tutti sulla spiaggia - una sera di domenica, senza un filo di vento e con un mare liscio come l'olio. Tra loro c'è il pittore norvegese Christian Krogh, un pazzoide di cui la gente parla sottovoce, tanto diverso da Søren quanto la notte dal giorno. È venuto a Skagen, "non per dipingere la bellezza, dato che non so di cosa si tratti, ma per dipingere le persone dimenticate da Dio."
La sera del suo arrivo s'innamora di una donna che ha visto per la prima volta dipinta in un ritratto fatto, ahimé, dal marito di lei. Quando Søren si sposa, sceglie la più bella della Danimarca, Maria Tiepcke. Quindi le estati assolate a Skagen scorrono l'una dopo l'altra. Circondato da amici, sempre più ricco e sempre più famoso, Søren diventa uno di quei rari alberi che crescono fino al cielo, verso le altezze che Marie non può raggiungere. Lei incontra Hugo Alfvén, un compositore svedese.
Søren si trova nel tipo di difficoltà che molti definirebbero tragiche. Ma continua a ritenere che la vita sia ancora una lunga festa.
E, cosa meravigliosa, noi gli crediamo.