Scheda film

Anayurt Oteli

Partecipazioni

Titolo Biennale
Anayurt Oteli
Titolo Originale
Anayurt Oteli
Tit. Distr. Ita.
Hotel madrepatria
Tit. Distr. Eng.
Motherland Hotel
Tit. Trad. Ita.
Hotel madrepatria
Tit. Trad. Eng.
Homeland Hotel
Anno
1987
Sceneggiatura
Ömer Kavur
Fotografia
Orhan Oguz
Nazionalità
Turchia
Lingua
Turco
Dati tecnici
Lungometraggio
Colore
35 mm
110 minuti
Genere
Drammatico
Montaggio
Mevlüt Koçak
Scenografia
Sadin Deveci
Costumi
Nur Hayat
Zebrecet è il gestore dell'Hotel Madrepatria, un tempo sua casa di famiglia, in un paese dell'Anatolia. Una sera si presenta una donna, che passa la notte in albergo, senza dire il suo nome, ma promettendo di tornare entro una settimana. Zebrecet comincia fiducioso ad attendere la donna: si taglia i baffi, compra un abito nuovo, solite istruzioni alla serva, quattro chiacchiere coi clienti. La donna non arriva, mentre lui continua a tornare nella stanza dove lei ha dormito e a ripetersi le parole che lei ha detto. L'attesa si fa sempre più intollerabile, un senso di fastidio per tutto si impadronisce di Zebrecet: inizia a rifiutare i clienti, se ne va in giro senza una meta: ora segue una ragazza, ora va ad un combattimento di galli, ora al cinema. Una sera, come al solito, si infila tra le lenzuola della grassa e lenta serva, ma questa volta, senza ragione apparente, la strangola. Subito dopo, con una padella, uccide il gatto. Il giorno seguente si presentano due loschi personaggi che vogliono l'asciugamano lasciato dalla "ragazza del capo", che è poi colei che Zebrecet sta aspettando. Capisce allora che la donna non tornerà più. Strani eventi si susseguono intorno a lui: la polizia lo interroga su un cliente ricercato per aver ucciso la nipote. Frattanto un giovane suo parente ha assassinato una donna e al processo Zebrecet immagina di essere lui a rispondere al giudice. Il mancato arrivo d'una prostituta, che gli aveva promesso di venire, finisce di esasperare Zebrecet: si impiccherà nell'albergo ormai deserto.