Scheda film

Nostalgia di un colossal

Partecipazioni

Titolo Biennale
Nostalgia di un colossal
Titolo Originale
Nostalgia di un colossal
Anno
1987
Fotografia
Vincenzo Marano
Nazionalità
Italia
Lingua
Italiano
Dati tecnici
Lungometraggio
35 mm
70 minuti
Genere
Documentario
Montaggio
Maurizio Baglivo
Nel luglio 1984 Bernardo Bertolucci, Marc Peploe ed Enzo Ungari iniziano la stesura della sceneggiatura de "L'ultimo imperatore" e sette mesi più tardi sono già in Cina per i sopralluoghi. Bertolucci visita la Città Proibita: la Città-Palazzo residenza degli imperatori delle dinastie Ming e Ching, più estesa di Versailles e della Città del Vaticano. Nei mesi successivi Bertolucci ed il suo staff si recano al palazzo e ai templi buddisti di Cindè e alla prigione di Harbin, dove l'imperatore Pu Yi venne rinchiuso per dieci anni. A metà settembre 1986 si inizia a girare a Pechino nella Città Proibita. Nella scena della Cacciata degli Eunuchi, Vittorio Storaro, il mago della luce, sposta personalmente binari e cantinelle. È così che si vincono gli Oscar! Più di mille eunuchi attendono sotto le mura il permesso di riprendere i propri averi, tra cui i testicoli conservati in piccoli vasi di terracotta. L'imperatore li osserva impassibile dall'alto delle mura del palazzo in compagnia del suo precettore scozzese, interpretato da Peter O'Toole. A ottobre si gira la grande scena dell’incoronazione del piccolo Pu Yi, che ha solo tre anni. Sul set ci sono circa quattromila persone fra interpreti, tecnici e comparse. Il 22 ottobre Giovanni Minoli parte per la Cina per realizzare un “Faccia a Faccia” con Bertolucci e quando arriva sul set si sta girando la scena del ritorno in Cina di Pu Yi. Nel luglio 1987 nel leggendario Studio 2 di Abbey Road a Londra, dove i Beatles incisero i loro dischi dal '62 al '69, la famosa rock-star Sakamoto dirige un'orchestra di quaranta elementi per incidere le musiche per la scena dell'incoronazione. Dieci giorni più tardi è la volta della rock-star americana David Byrne, leader dei Talking Heads, a dirigere le sue musiche eseguite da musicisti cinesi. Il 16 luglio 1987 Bertolucci, dopo una faticosa giornata di lavoro, rientra a casa. Il film sul quale ha lavorato per ben quattro anni è ormai finito.