Scheda film
Poussière d'ange
Partecipazioni
- Settimana Internazionale della Critica44. Mostra Internazionale del Cinema (1987)
- Titolo Biennale
- Poussière d'ange
- Titolo Originale
- Poussière d'ange
- Tit. Trad. Ita.
- Polvere d'angelo
- Tit. Trad. Eng.
- Angel Dust
- Anno
- 1987
- Regia
- Edouard Niermans
- Fotografia
- Bernard Lutic
- Nazionalità
- Francia
- Lingua
- Francese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 35 mm
- 94 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Yves Deschamps, Jacques Witta
- Scenografia
- Dominique Maleret
- Costumi
- Martine Rapin
- Sinossi
L'ispettore Simon Blount aveva subito avuto il sospetto che quella non sarebbe stata la migliore settimana della sua vita. Prima di tutto c'era stato il furto con scasso alla Cassa di Risparmio, in seguito un cadavere arrivato all'obitorio, poi sua moglie-Martine che lo informava di volerlo lasciare, infine il ritorno della figlia Nina dalla settimana bianca... Insomma un vero inferno!
Per Martine, Simon aveva veramente creduto di diventare pazzo. Il corpo di Martine era la sua ossessione, la sua incredibile fissazione. Decise di cercarla. Un gioco da bambini, pensava, per un segugio come lui.
Niente di più falso!
"Cherchez la femme" e se ne trova un'altra.
Quando incontrò Violetta, Simon era al massimo della disperazione; lei dormiva come un angelo in un letto del reparto articoli da camera dei grandi magazzini 'Langsfeld et fils'.
-Perché dormi ai grandi magazzini?
-Una scommessa fra amiche.
-Ah!
Era incredibilmente divertente Violetta.
Aveva appena diciott'anni, gambe da gazzella, occhi azzurri come illuminati da dentro.
Era estremamente seducente Violetta.
Passava notti intere ad ascoltarlo mentre le spiattellava la storia della sua vita...
Martine... tutte le baggianate...
Era incredibilmente paziente Violetta.
Nel frattempo all'obitorio nuovi cadaveri arrivavano in fila indiana.
La polizia si interrogava. La città era sconvolta.
Un mattino Simon Blount si svegliò. C'era qualcosa di diverso in lui. Non stava più male.
Violetta gli aveva fatto dimenticare Martine. Sarebbe stato nuovamente un buon poliziotto, un tipo che non dice più fesserie, che non si sbronza più e che scopre cose avvincenti.
All'obitorio intanto nuovi cadaveri arrivavano in fila indiana. La polizia s'interrogava.
La città era in preda al panico.