Scheda film
Éva, A 5116
Partecipazioni
- 15. Mostra Internazionale del Film Documentario - Sezione 1 - Documentari - Gruppo E - Film di vita contemporanea e di documentazione sociale25. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (1964)
- Titolo Biennale
- Éva, A 5116
- Titolo Originale
- Éva, A 5116
- Regia
- László Nádasy
- Fotografia
- Sándor Sára
- Nazionalità
- Ungheria
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Bianco e Nero
- 35 mm
- 73 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Ilona Kovacs
- Sinossi
E' la storia di Eva, una bruna e graziosa fanciulla, forse un po’ più triste e riservata di altre ragazze polacche. Viene dalla provincia, da Oswiecim, un'accogliente cittadina della Polonia, oggi nota col nome nefasto di Auschwitz. Eva compie i suoi studi in un collegio di Cracovia, beneficiando di una borsa di studio. Aveva solo due anni, forge due e mezzo, quando nel mese di febbraio 1945 lasciò il campo di concentramento con un tatuaggio sul braccio. "A 5116" è uno dei numeri che contrassegnano i deportati ungheresi. L'unico desiderio di Eva è di poter ritrovare i suoi genitori e scoprire il suo paese natale. Per questo intraprende un viaggio verso l'Ungheria. Molti genitori, da parte loro, sperano ansiosamente di ritrovare in lei la loro figlia perduta, ma purtroppo non si riescono a trovare prove abbastanza convincenti.