Scheda film
Tangos. El exilio de Gardel
Partecipazioni
Premi
- Gran Premio Speciale della Giuria (1985)
- Titolo Biennale
- Tangos. El exilio de Gardel
- Titolo Originale
- Tangos. El exilio de Gardel
- Tit. Distr. Ita.
- Tangos - L'esilio di Gardel
- Tit. Distr. Eng.
- Tangos, the Exile of Gardel
- Tit. Trad. Ita.
- Tanghi. L'esilio di Gardel
- Anno
- 1985
- Sceneggiatura
- Fernando Ezequiel Solanas
- Fotografia
- Félix Monti
- Musica
- Astor Piazzolla
- Nazionalità
- Argentina
- Francia
- Lingua
- Spagnolo
- Francese
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- Colore
- 35 mm
- 125 minuti
- Genere
- Drammatico
- Musicale
- Montaggio
- Cesar D'Angiolillo, Jacque Gaillard
- Scenografia
- Luis Diego Pedreira, Jimmy Vansteenskiste
- Sinossi
Maria è una ragazza argentina di 20 anni, che ha passato una decina d’anni a Parigi, lontano dalla dittatura dei generali di Buenos Aires. Ci racconta l’esilio di sua madre Mariana, grande attrice e danzatrice, e dei suoi amici, a Parigi, capitale di tutti i rifugiati.
Attraverso il racconto del tentativo di allestire uno spettacolo musicale sul tango, L’Exil de Gardel, i ricordi di Maria affiorano alla mente in un intrico in cui si mescolano sogno e realta, in una successione di balletti, tanghi e milongas.
La compagnia di ballerini ha riposto tutte le sue speranze in questa opera, ma i suoi autori, Juan Uno - che è rimasto a Buenos Aires - e Juan Dos, stanno ancora cercando disperatamente un finale adatto.
Fanno affidamento sulla solidarietà dei loro amici francesi per poter permettere allo spettacolo di vedere la luce e per poter affrontare e risolvere i loro drammi personali: organizzarsi per sopravvivere, mettersi alla ricerca dei parenti “desaparecidos”, vivere una separazione straziante dalle proprie famiglie, aver perduto la propria identità, sentire il bisogno del ritorno...
Il ricordo del Generale San Martin, liberatore del continente sudamericano, che aveva passato gli ultimi 25 anni della sua vita in esilio in Francia, ritorna dall’aldilà per dare loro la reale dimensione del “vecchio esilio latino-americano”.
Lo stesso Carlos Gardel viene, a sua volta, a dare loro un eccezionale conforto.