Scheda film

Add tudtul fiaidnak

Partecipazioni

Titolo Biennale
Add tudtul fiaidnak
Titolo Originale
Add tudtul fiaidnak
Tit. Trad. Ita.
La terra dei rabbini prodigiosi
Anno
1985
Fotografia
Gábor Szabó
Nazionalità
Ungheria
Lingua
Ungherese
Dati tecnici
Mediometraggio
Colore
35 mm
60 minuti
Genere
Documentario
Cosa resta della cultura ebraica contadina nell'Ungheria nordoccidentale? Gli ultimi testimoni di quel periodo sono vecchi e vecchie che sono sopravvissuti all'Olocausto e nella cui memoria rivivono le fiorenti comunità ebraiche del passato. Prima del 1944 sulle rive del fiume Thiess esisteva una cultura contadina ebraica autonoma. I contadini, pastori e mercanti che abitavano questi piccoli villaggi erano convinti che le preghiere fossero un'espressione dell'attività dell'uomo, del suo lavoro e del suo amore. E nonostante il lavoro fosse duro, queste persone avevano molta gioia per la vita. La loro cultura ha prodotto uomini come Marc Chagall, ]ehudy Menuin, Martin Buber. In questa zona vivevano 450.000 ebrei. Solo venti famiglie si sono salvate all'Olocausto. Il film mostra i resti di quella comunità attraverso le immagini del cimitero abbandonato, della sinagoga distrutta e le storie dei vecchi che ricordano il passato, quel mondo soffuso di pace distrutto dalla crudeltà della storia. Eva, la protagonista del film, ha 76 anni. Pur avendo perso i genitori e sette fratelli ad Auschwitz ed essendo l'unica superstite della sua famiglia, ha mantenuto la sua serenità, la sua saggezza e la gioia di vivere. In un scena la vediamo mentre visita il suo villaggio natale per la prima volta dopo l'Olocausto e racconta con gli occhi pieni di lacrime la sua tragica vita. Le reazioni dei contadini che rivedono Eva dopo così tanto tempo e i loro ricordi fanno riviverei terribili giorni della deportazione. In un'altra scena, un vecchio agricoltore cerca la tomba dei genitori, ma invece del cimitero trova un campo di patate. Add tudtulfiaidnak vuole essere un contributo a documentare la cultura ebraica prima che questa scompaia definitivamente, perché anche il cinema aiuti a conservare il passato dei contadini ebraici.