Scheda film
Oi Kekarmenoi
Partecipazioni
- Venezia Spazio Libero degli Autori43. Mostra Internazionale del Cinema (1986)
- Titolo Biennale
- Kekarmenoi
- Titolo Originale
- Oi Kekarmenoi
- Tit. Trad. Ita.
- Teste rapate
- Anno
- 1986
- Produzione
- Dimitris Makris Film, Atene
- Regia
- Dimitris Makris
- Soggetto
- Nikos Kasdaglis
- Fotografia
- Christos Triandafilou
- Aiuto regia
- Simona Makris
- Musica
- Notis Mavroudis
- Nazionalità
- Grecia
- Lingua
- Greco
- Effetti speciali
- Optical Film
- Dati tecnici
- Lungometraggio
- 35 mm
- 110 minuti
- Genere
- Drammatico
- Montaggio
- Kostas Iordanidis
- Scenografia
- Daniela Moretti
- Costumi
- Daniela Moretti, Dimitris Makris
- Sinossi
Grecia, marzo 1953. La guerra civile è ufficialmente finita. Vige il terrore bianco. Cinque personaggi narrano, attraverso ottiche e linguaggi propri, la vita di una caserma che assurge a simbolo della intera società. Le umiliazioni quotidiane, le visite ai bordelli, i tentativi di riscatto soffocati nel sangue dalla violenza della Polizia Militare ritmano la vita dei soldati e la narrazione. Questa procede circolarmente. Le singole vite dei cinque personaggi si incontrano e si confrontano in diversi punti, in cui le tensioni accumulate esplodono, aprendo e proponendo soluzioni diverse, senza per questo rientrare nella mera tipologia. Il significato politico procede non nascosto ma profondamente congiunto alla narrazione di vicende personali per cui la storia d’amore dello “Stanga” con la “Piccola”, la giovane puttana del bordello, funge da trait d’union con quella del suicidio di Lakidas, con quella della vigliaccheria del “Cuoco”, con quella di Mary – la puttana vecchia e simbolo di una certa coscienza politica – e con quella del “Bello” – reso complice di quella stessa violenza che lo ha umiliato. La “Stanga” non narra ma è narrato – in bianco e nero, mentre le altre storie sono a colori – dall’oggettività stessa della storia che nel presentare la realtà effettuale, la giudica.