Scheda film

Mariage blanc

Partecipazioni

Titolo Biennale
Mariage blanc
Titolo Originale
Mariage blanc
Tit. Trad. Ita.
Matrimonio in bianco
Tit. Trad. Eng.
White Wedding
Anno
1984
Produzione
Progefi
Fotografia
Etienne Zsabo
Nazionalità
Francia
Lingua
Francese
Dati tecnici
Lungometraggio
Colore
16 mm
90 minuti
Genere
Drammatico
Montaggio
Jeanne-Pierre Segal
Costumi
Laurence Schneider
Lui è un emigrato polacco e si chiama Felix. Lei è francese e si chiama France. Lui ha bisogno di documenti in regola per poter lavorare in Francia. Lei ha bisogno di soldi per curare sua figlia. Per risolvere i loro rispettivi problemi, hanno trovato una soluzione: un matrimonio in bianco. Le cose sono chiare, non ci sono equivoci: dopo la cerimonia, ognuno torna a casa sua. France ritorna al suo alloggio popolare, da sua figlia, Felix, dal canto suo, ritorna al suo vagabondare da un hotel all’altro, da un’amante all’altra… Tutto si svolge secondo quanto avvenuto. È solo un affare, rigidamente calcolato, non si dà niente per niente. Un po’ di soldi... in cambio di un pezzo di carta: è semplice e anche pratico... A patto, beninteso, che i sentimenti non vengano a mettere a soqquadro questa sistemazione così comoda. La vita però ha delle leggi che la passione non conosce e, per forza di cose, Felix e France saranno obbligati a rivedersi: pratiche ufficiali, feste in famiglia, l’indagine per la naturalizzazione: tutto contribuisce ad avvicinarli l’uno all’altra. E poi.. .. dovranno recitare la commedia della “giovane-coppia-innamorata-e-unita”, dal momento che nessuno deve evidentemente sospettare che sono marito e moglie solo per il registro dello Stato Civile. A ciò si aggiungano le “normali” seccature degli emigrati: solitudine, problemi di lavoro, di ambientamento: insomma, si può capire che Felix si innamori di sua moglie, che per lui rappresenta tutto quello che non ha. Allora, la fragile impalcatura si sfascia e la catastrofe ormai si avvicina. Violando la legge non scritta del “matrimonio in bianco”, che lui trasforma in passione rosso fuoco, Felix è rimasto col dito intrappolato 1n un ingranaggio implacabile che lo portera fino alla prigione (un altro modo inatteso questo d’ottenere un altro tipo di permesso di soggiorno’...) Insomma, l’avete capito: è la storia dell'"uomo che voleva andare a letto con la moglie"... Ma è anche la storia dell’esiliato che voleva, per mezzo di lei, “possedere” il suo nuovo paese. Il suo amore si chiama France, o La Francia: certamente tutte e due. Davvero una bella confusione.